La nostra capacità
di sfruttare e diffondere le nuove tecnologie della quarta rivoluzione
industriale ci assicurerà una ripresa dalla pandemia migliore e la prevenzione
delle crisi future
E’necessario
riuscire a impiegare in modo appropriato le nuove tecnologie nella quarta
rivoluzione industriale al fine di reinventare il nostro modo di operare
nel nuovo contesto post-pandemico e
digitalizzato, tenuto conto dell’influenza che le nuove tecnologie
esercitano su servizi governativi, educazione, sanità, imprenditorialità e
valore offerto agli utenti e clienti di imprese e servizi.
La quarta rivoluzione industriale deve essere indirizzata e
guidata per non correre il rischio che si aggravino le disuguaglianze sociali
ed economiche già esistenti.
Secondo il WEF è
necessario adottare misure proattive per fare in modo che l’adozione delle
tecnologie non comporti abusi di potere, disparità nella distribuzione delle
ricchezze, esclusione e perdita dei mezzi di sussistenza.
Bisogna mettere in
atto un approccio più agile nel governo delle tecnologie più avanzate, creare
partenariati pubblico-privati anche per la gestione dei nuovi modelli di business tecnologico.
A questo scopo il World Economic Forum (organizzazione
internazionale per la cooperazione pubblico-privata) ha promosso il 1° Summit mondiale per la governance delle
tecnologie (Global Technology Governance Summit) che si è svolto il 6 e 7
aprile scorsi.
Ospitato
dal governo giapponese ha promosso l’ulteriore implementazione della Rete per
la Quarta Rivoluzione Industriale del WEF (fondata all’inizio del 2017, opera
in cinque continenti e comprende più di 400 governi, imprese, istituzioni
accademiche e organizzazioni internazionali).
Il
vertice si è focalizzato su 4 aree principali:
· trasformazione dell’industria Tech: il mondo non può
più funzionare come ha fatto finora; i mercati dovranno rispondere ai bisogni
nuovi e in evoluzione
Per
sopravvivere, ogni azienda al mondo dovrà diventare un’azienda fortemente tecnologica
· trasformazione della Pubblica Amministrazione: i
servizi tecnologici diventeranno un’utilità pubblica essenziale paragonabile all’elettricità, all’acqua o alle strade
· governance tecnologica globale: come accennato, i
vantaggi che può generare una tecnologia e la mitigazione dei rischi richiedono
protocolli di governance globali
· tecnologie emergenti: adottare nuove tecnologie “di
frontiera” sarà essenziale per tutti i settori.
Tecnologie
come la stampa 3D possono
rivoluzionare le catene di fornitura, consentendo la personalizzazione di massa
e offrendo nuovi percorsi per aumentare la circolarità dei prodotti, o
arrestare i danni ambientali causati dai cambiamenti climatici (solo a titolo
di esempio)
Global Technology Governance Report 2021
In tutte le
sessioni del vertice “Global Technology Governance Report”, il comun
denominatore è stato il Rapporto che identifica 33 lacune di governance in 5
aree tecnologiche:
· intelligenza
artificiale
· blockchain
· droni e sistemi
aerei senza pilota
· Internet delle
cose (IoT)
· mobilità (compresi
i veicoli autonomi)
Sebbene queste
tecnologie emergenti abbiano l’estensione possibile per guidare enormi scoperte
sociali e valore economico, hanno anche il potenziale per portare a conseguenze
negative e non intenzionali. Una considerazione essenziale per governi, imprese
e la società civile è capire come possono essere sfruttate in modo appropriato
queste tecnologie per massimizzare i benefici e mitigare potenziali rischi o
usi impropri.
Buona
governance tecnologica, politiche e norme sono fondamentali ma è evidente che
le nuove tecnologie e i modelli di business della quarta rivoluzione
industriale non si inseriscono facilmente nei quadri regolatori odierni che
sono tradizionalmente utilizzati per la supervisione dei mercati.
Governance tecnologica globale, le sfide
Le sfide da
superare per arrivare ad avere una governance tecnologica globale includono la
mancanza di regolamentazione, l’uso improprio della tecnologia e la risoluzione
delle differenze transfrontaliere.
Per esempio,
la mancanza di regolamentazione delle tecnologie di riconoscimento facciale e
gli usi impropri da parte delle forze dell’ordine hanno causato una reazione
contro questa tecnologia in tutto il mondo.
Ci sono temi
comuni in ciò che rende efficace la governance tecnologica.
Molti organi
di governo, per esempio, non sono preparati per le conseguenze legali del
riconoscimento facciale e di altre tecnologie trasformative, tanto meno per le
implicazioni etiche.
Il governo di
queste nuove tecnologie richiederà nuovi principi, regole e protocolli che
promuovano l’innovazione mitigando i costi sociali.
Il modo in cui
i governi e le altre parti interessate si avvicinano alla governance delle
tecnologie giocherà un ruolo importante nel modo in cui ripristineremo la
società, l’economia e l’ambiente imprenditoriale nel mondo post Covid-19.
Oggi esistono
significative lacune di governance, comprese questioni di privacy, responsabilità e supervisione umana, discrepanze normative transfrontaliere e il potenziale uso improprio delle tecnologie da parte di malintenzionati, come
il recente aumento degli attacchi ransomware o il rischio di abuso posto da
tecnologie come i video deepfake.
La preparazione riduce i rischi
Man mano che
le nuove tecnologie continuano a evolversi, le autorità di regolamentazione
dovrebbero capirne e valutarne gli impatti. Sebbene non sia sempre possibile
anticipare l’evoluzione della tecnologia, è però possibile prepararsi.
Alcuni Paesi,
tra cui Singapore e la Nuova Zelanda, hanno già introdotto linee guida che
incorporano la privacy, i diritti umani e le questioni etiche nella progettazione
degli algoritmi governativi.
Secondo la
rete di paesi che partecipa al Global Technology Governance Summit, organizzato
in stretta collaborazione con la rete del Centro per la
Quarta Rivoluzione Industriale (C4IR) [un hub che
comprende più di 40 governi e organizzazioni internazionali, nonché 150
società, per la cooperazione globale multi-stakeholder per accelerare i
benefici della scienza e della tecnologia con centri in 13 paesi in tutto il
mondo], ci sono alcuni temi comuni che potrebbero alimentare lo sviluppo di una
governance globale.
Ecco quali
sono:
· governance etica: molti paesi hanno sviluppato quadri
di governance etica che forniscono linee guida su come sviluppare le tecnologie
emergenti in modo responsabile. Si potrebbe partire da quelle per identificare
best practice e linee guida internazionali
· coordinamento pubblico-privato: i governi devono
proteggere il pubblico dai danni e fornire assistenza per poter beneficiare
delle nuove tecnologie senza rischi, mentre le aziende private devono assumersi
la responsabilità dei loro obblighi sociali;
· regolamentazione agile e reattiva: in genere, le
normative non sono “a prova di futuro”. Tendono ad essere di natura
prescrittiva, impiegano mesi o anni per essere emanati, richiedono la revisione
di ampi commenti pubblici e rimangono rigidi una volta creati. Al contrario, le
tecnologie della Quarta rivoluzione industriale sono spesso sviluppate in
sprint agili, beta testate su early adopter e rapidamente aggiornate. Pensare
di avere impianti regolatori proattivi è utopia, ma lavorare per una maggiore
agilità e rapidità si può
· sperimentazione – sandbox e acceleratori: a volte i
regolatori osservano semplicemente le conseguenze di una nuova tecnologia nella
sicurezza di un ambiente isolato
· condivisione / interoperabilità dei dati: poiché molte
tecnologie si basano sui dati per perfezionare le proprie operazioni, in
particolare quelle che utilizzano l’intelligenza artificiale e l’analisi dei
dati, più dati dovrebbero significare risultati migliori
· collaborazione normativa: poiché le tecnologie
emergenti permeano i confini nazionali – dando luogo anche a effetti di secondo
e terzo ordine che derivano dall’innovazione – la loro regolamentazione
richiede la collaborazione tra le agenzie all’interno di un paese così come la
collaborazione transfrontaliera