SPS 2025: il futuro dell’automazione a Norimberga

SPS 2025: il futuro dell’automazione, dal 25 al 27 novembre 2025 va in scena il settore internazionale dell’automazione che si riunirà nuovamente alla SPS – Smart Production Solutions di Norimberga

Oltre 1.150 espositori nazionali e internazionali e un vasto programma di contorno fanno della la fiera il punto d’incontro centrale per responsabili delle decisioni, sviluppatori e visionari.

Un tema centrale della SPS 2025 sarà l’IA industriale, ovvero l’uso intelligente dell’intelligenza artificiale nella produzione industriale. Che si tratti di manutenzione predittiva, controllo della qualità, monitoraggio della produzione adattativo o assistenza nella progettazione: l’IA è da tempo una realtà e sta cambiando radicalmente l’automazione.

Cosa vi aspetta

  • 15 padiglioni fieristici ricchi di soluzioni per l’automazione intelligente e digitale
  • visite guidate, makeathon e formati per promuovere giovani talenti
  • dimostrazioni dal vivo, presentazioni di prodotti e networking

Programma conferenze

Su quattro palchi – compreso il Technology Stage powered by VDMA/ZVEI nel padiglione 3 con traduzione simultanea in inglese – gli esperti discuteranno le tendenze attuali, le sfide e i casi d’uso specifici.

Nelle zone Meet the Speaker i visitatori avranno la possibilità di colloquiare direttamente con i relatori.

Il programma di conferenze di SPS 2025 offre:

  • discorsi programmatici e tavole rotonde sui temi più importanti del settore
  • presentazioni di prodotti direttamente dai produttori
  • concentrazione su AI industriale, comunicazione industriale, sale dati, salute & sicurezza

Attesi numerosi espositori e visitatori italiani
Da molti anni l’Italia è uno dei principali Paesi esteri che espongono a SPS. Nel novembre 2024 hanno partecipato in tutto 69 aziende italiane. Inoltre ben 1.502 visitatori italiani si sono recati a Norimberga per conoscere le ultime tendenze e innovazioni nel campo dell’automazione e per trovare soluzioni concrete alle sfide commerciali. Rispetto all’anno precedente il numero di visitatori provenienti dall’Italia è aumentato del 12%, a dimostrazione del grande interesse del mercato italiano per la fiera.

Espositori & Prodotti

Utilizzate lo strumento di ricerca degli espositori per conoscere in anticipo le aziende e il loro portafoglio prodotti. Questo vi permette di pianificare i vostri colloqui in modo efficiente e di ottenere il massimo dalla vostra visita in fiera.

Le categorie merceologiche presenti sono:

Control Technology

IPCs

Electric drive systems and components

Human machine interfaces devices

Industrial Comunication

Industrial Software and digital production

Interface Technology

Low voltage-switching devices

Training and consulting

Functional groups

REFRIGERA 2025: sostenibilità, la refrigerazione al centro

REFRIGERA 2025: sostenibilità, la refrigerazione al centro. Il convegno inaugurale di Refrigera 2025, la fiera internazionale della refrigerazione industriale, commerciale, logisitica, della surgelazione e della criogenia, organizzata da A151 srl, in programma a BolognaFiere dal 5 al 7 novembre, si preannuncia con nomi di grande richiamo

L’evento dal titolo “Sostenibilità: la refrigerazione al centro”, organizzata dalla testata ZeroSottoZero di Tecniche Nuove, in collaborazione con Refrigera e Assofrigoristi (Associazione italiana frigoristi), vedrà la partecipazione di:  Marco Nocivelli (vicepresidente di Confindustria con delega alle politiche industriali e al Made in Italy e amministratore delegato di Epta);  Mario Tozzi, primo ricercatore CNR e divulgatore scientifico sui temi ambientali; Maurizio Martina, vicedirettore di FAO Italia ed ex ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali.   
Il convegno, moderato da Marco Oldrati, direttore operativo di Assofrigoristi, inzierà alle ore 11 nella sala Lord Kelvin del padiglione 30. Affronterà temi quali la filiera del freddo, la sostenibilità energetica e ambientale e la sfida del cambiamento climatico.   
Le sessioni congressuali di Refrigera 2025, con la partecipazione dei più qualificati esperti del settore, saranno circa 50. In queste occasioni si parlerà, tra l’altro, di catena del freddo nella GDO, refrigeranti alternativi, criogenia e sviluppi applicativi, ultrafreddo, materiali isolanti, filiere della CO2 e del propano, tecnologie per il freddo di processo nell’industria, nella farmaceutica e nella chimica-plastica.   
Refrigera 2025 sarà il palcoscenico d’eccezione anche dei PR Planet Refrigeration Awards, la prima edizione dei premi dedicati alle eccellenze del mondo della refrigerazione commerciale e industriale. Promuovono innovazione, sostenibilità, design, efficienza e professionalità lungo tutta la filiera.
La giuria multidisciplinare è composta da responsabili allestimenti di GD, DO e Normal Trade, ma anche da professionisti e giornalisti della refrigerazione commerciale e industriale. La cerimonia di premiazione giovedì 6 novembre 2025, alle ore 12.45, nella sala Lord Kelvin del padiglione 30.   
A tre settimane dall’inizio la manifestazione, unica nel suo genere in Italia e leader del settore nel Sud Europa, ha raggiunto una superficie espositiva di oltre 10.000 metri quadri lordi, già superiore al dato di chiusura dell’ultima edizione (+12%).
Gli espositori sono più di 300 provenienti da 25 paesi tra i quali Belgio, Cina, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Thailandia e Turchia.   

Pompe volumetriche industriali: il cuore silenzioso dell’efficienza produttiva

Le pompe volumetriche rappresentano strumenti indispensabili in diversi settori industriali, in particolare nel comparto chimico e petrolchimico, laddove si opera con fluidi abrasivi e corrosivi e con materiali viscosi

Kiepe Electric SpA, azienda italiana che dal 1959 seleziona, personalizza e distribuisce componenti e soluzioni per l’industria di processo, sistemi anticollisione, antincendio e per la sicurezza sul lavoro, include nella propria offerta anche l’intera gamma di pompe volumetriche industriali GRACO, sia elettriche che pneumatiche.

Prima di scendere più nel dettaglio e scoprire i vantaggi delle pompe GRACO, vediamo quanti tipi di pompe industriali esistono e quali sono le loro principali applicazioni.

Pompe industriali: come vengono classificate

Le pompe industriali attualmente disponibili sul mercato possono essere suddivise in due macrocategorie: le pompe dinamiche (di cui fanno parte le pompe centrifughe e quelle a trascinamento magnetico) e quelle volumetriche (le quali si suddividono in pompe a lobi rotativi, a ingranaggi, a vite eccentrica, peristaltiche e a membrana).

In questa sede ci concentreremo sulle pompe a membrana; tuttavia, è doveroso un accenno anche alle altre tipologie di pompe impiegate nell’industria. Le pompe dinamiche, infatti, vengono utilizzate in particolare laddove c’è necessità di trattare portate elevate di fluidi a bassa viscosità, come accade ad esempio nel caso del trattamento e della distribuzione dell’acqua.

Le pompe volumetriche, invece, sono progettate per trattare fluidi di diversa viscosità, fornendo un flusso costante, e hanno un ampio spettro di applicazione, spaziando dall’industria alimentare a quella farmaceutica, senza contare il settore chimico e petrolchimico.

I vantaggi delle pompe a membrana GRACO

Le pompe industriali a membrana GRACO presentano numerosi vantaggi, tra cui la capacità di andare in stallo sotto pressione, il che significa che, in caso di ostruzioni o di chiusura delle valvole, la pompa si ferma senza danneggiarsi. Le pompe GRACO, inoltre, funzionano a secco senza che vengano danneggiati né le membrane né i meccanismi interni. Tra gli altri pro delle pompe GRACO ricordiamo l’adescamento automatico, la modalità a bassa pulsazione (presente nelle pompe elettriche), il controllo della portata e il controllo remoto.

Le pompe GRACO, inoltre, non hanno bisogno di alcuna attrezzatura aggiuntiva, che rappresenterebbe un costo in più.

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Pompe QUANTM e pompe HUSKY: quali sono le differenze

Le pompe a membrana GRACO QUANTM, basate sulla tecnologia brevettata del motore FluxCore, rappresentano una vera e propria rivoluzione nell’ambito delle pompe industriali. Innanzitutto, pur essendo elettriche, le pompe GRACO QUANTM hanno un ingombro ridotto; inoltre, sono le uniche pompe elettriche in grado di andare in stallo sotto pressione.

A ciò si aggiungono vantaggi come la silenziosità, la sostenibilità (garantendo un risparmio di energia fino all’80%), l’auto-adescamento, la capacità di funzionare a secco, i costi minimi di manutenzione e la possibilità di riceverle anche in versione ATEX per i contesti più a rischio.

Le pompe pneumatiche HUSKY includono un’intera gamma di pompe a doppia membrana in metallo o in plastica ideali soprattutto per sostanze chimiche e solventi corrosivi e abrasivi.

I vantaggi delle pompe a membrana HUSKY sono numerosi: hanno una costruzione robusta, che permette loro di resistere efficacemente all’abrasione e alla corrosione; una lunga durata, accompagnata da una maggiore produttività e da bassi costi di gestione; sono in grado di funzionare a secco senza subire alcun danno; sono autoadescanti; funzionano a basse pulsazioni – il che permette di ridurne l’usura – e senza lubrificante; la loro manutenzione è facile e veloce; presentano una valvola dell’aria modulare, che assicura una sostituzione rapida, con l’obiettivo di implementare l’efficienza e minimizzare i tempi di fermo e, al tempo stesso, è anche accessibile dall’esterno, così da velocizzare gli interventi manutentivi senza però che sia necessario rimuovere la pompa.

Anche nel caso delle pompe HUSKY, infine, è possibile richiedere la versione ATEX per operare in contesti esplosivi.

Le pompe GRACO distribuite in Italia da Kiepe Electric, come abbiamo visto, sono attualmente tra i prodotti migliori presenti sul mercato in termini di efficienza, sicurezza e risparmio energetico. L’utilizzo delle pompe a membrana GRACO permette di implementare la produttività migliorando parallelamente la sicurezza degli operatori e proseguendo nella direzione di una crescente sostenibilità.

SPS Norimberga, dal 25 al 27 novembre, aziende di Automazione e Digitale in vetrina

smart products solutions

SPS Norimberga, dal 25 al 27 novembre, aziende di Automazione e Digitale in vetrina. SPS Norimberga, la fiera madre di SPS Italia, raccoglie l’eccellenza delle aziende di Automazione e Digitale di tutto il mondo

Con il suo concetto unico, SPS – Smart Production Solutions copre l’intero spettro dell’automazione intelligente e digitale, dai semplici sensori alle soluzioni intelligenti, da ciò che è fattibile oggi alla visione di un mondo industriale completamente digitalizzato.

L’intera automazione industriale in fiera. Un’occasione unica per avere una visione di insieme e conoscere tutti gli espositori, provenienti da tutto il mondo, dalle start-up ai maggiori player.

Mancano poco più di sei mesi all’apertura della fiera SPS – Smart Production Solutions, che si terrà a Norimberga dal 25 al 27 novembre 2025. Attualmente si sono già iscritti oltre 900 espositori ed è stato prenotato il 95% dello spazio espositivo dell’anno precedente. I preparativi per l’appuntamento clou dell’automazione che avrà luogo a fine anno sono in pieno svolgimento.

“Malgrado le attuali sfide globali ed economiche, e in particolare per far fronte a tali sfide, SPS è e rimane la fiera più importante per l’industria dell’automazione. Non si tratta solo di una piattaforma per la presentazione delle ultime tecnologie e innovazioni, bensì di un punto d’incontro di cruciale importanza per gli esperti e i decision-maker, fondamentale per istituire partnership strategiche e confrontarsi sulle soluzioni alle sfide attuali. La fiera promuove lo scambio internazionale di conoscenze ed esperienze, il che è essenziale per l’ulteriore sviluppo e l’adattamento del settore alle mutevoli condizioni del mercato – spiega Sylke Schulz-Metzner, Vicepresidente SPS – Per poter reagire alle sfide economiche la community deve restare unita e sviluppare nuove idee e approcci. SPS offre una piattaforma ideale a tale scopo, con un programma di eventi collaterali informativo e stimolante”.

Oltre ai tanti protagonisti internazionali e alle aziende che parteciperanno per la prima volta in fiera, saranno nuovamente presenti anche numerosi espositori italiani.

Nei quattro forum fieristici si potranno inoltre approfondire gli argomenti più attuali quali intelligenza artificiale (AI) nell’automazione, trasformazione digitale, data rooms e innovazioni nel campo dei sensori, e si potrà partecipare a interessanti dibattiti nell’ambito di tavole rotonde con ospiti di spicco.

Numerosi gli espositori e anche i visitatori italiani

Da molti anni l’Italia è uno dei principali Paesi esteri che espongono a SPS. Nel novembre 2024 hanno partecipato in tutto 69 aziende italiane. Inoltre ben 1.502 visitatori italiani si sono recati a Norimberga per conoscere le ultime tendenze e innovazioni nel campo dell’automazione e per trovare soluzioni concrete alle sfide commerciali. Rispetto all’anno precedente il numero di visitatori provenienti dall’Italia è aumentato del 12%, a dimostrazione del grande interesse del mercato italiano per la fiera.

Studenti e giovani professionisti, benvenuti

La fiera sta ulteriormente ampliando il programma per questo gruppo target con diverse iniziative rivolte ai giovani talenti. Già lo scorso anno nei tre giorni di manifestazione è stato proposto un Makeathon, in cui i giovani per 2,5 ore hanno potuto impegnarsi in piccoli team a risolvere compiti tecnici assegnati loro dalle aziende. Grazie al grande riscontro e al feedback positivo, questo progetto continuerà anche nel 2025. E anche le visite guidate che hanno avuto luogo nell’ultimo giorno della fiera sono state molto apprezzate. Particolarmente gradita l’opportunità di fare una prima esperienza con le tecnologie dell’automazione e di conoscere meglio fornitori o persino futuri partner e datori di lavoro. Le visite guidate saranno quindi riproposte nel 2025.

Partecipazione e altre info

Ulteriori informazioni su SPS sono disponibili al sito sps-exhibition.com. Nelle prossime settimane saranno pubblicati ulteriori dettagli sull’edizione 2025. Gli interessati possono trovare da subito sul sito web dell’evento l’elenco aggiornato degli espositori con informazioni sui prodotti e sulle soluzioni. La biglietteria sarà online a luglio con prezzi early bird fino a metà ottobre.

Oltre alla manifestazione fieristica, SPS offre un ampio programma che consente di collegarsi in rete con la community durante tutto l’anno e di seguire le tendenze attuali.

SPS Automation Hub riunisce gli appassionati di tecnologia per guardare insieme al futuro utilizzando soluzioni intelligenti e digitali.

Misura di portata dell’idrogeno, da ICM

Misura di portata dell’idrogeno: precisione e conformità per applicazioni fiscali grazie ai misuratori Rheonik Messtechnik rappresentata in Italia da Ital Control Meters

Nel contesto della transizione energetica, l’idrogeno si sta affermando come uno dei vettori più promettenti per un futuro a zero emissioni.

In questo scenario, la misura di portata precisa diventa un fattore chiave, soprattutto in ambiti regolamentati come le applicazioni fiscali, dove accuratezza e conformità normativa sono imprescindibili.

I misuratori di portata massica a effetto Coriolis si distinguono per l’elevata precisione, misurando direttamente la massa del fluido e fornendo al contempo dati sulla densità.

Questi strumenti risultano ideali per applicazioni ad alte pressioni – come lo stoccaggio e la distribuzione dell’idrogeno – nonché per impieghi fiscali, dove è richiesta la massima affidabilità.

Rheonik Messtechnik, rappresentata in Italia da Ital Control Meters, è tra i pionieri nella misura dell’idrogeno per celle a combustibile.

I suoi misuratori Coriolis offrono la possibilità di misurare qualsiasi fluido, liquido o gassoso, in massa, eliminando la necessità di compensazioni legate a variazioni di temperatura o pressione.

Una caratteristica fondamentale, considerando quanto le proprietà fisiche dell’idrogeno varino al cambiare delle condizioni operative.

Due sono i principali vantaggi di questa tecnologia:

  • la misura diretta della portata massica
  • l’eccezionale livello di precisione, indispensabile in ambito fiscale.

Robustezza e affidabilità completano il quadro: l’assenza di parti in movimento riduce la manutenzione, mentre il design compatto e l’ampio range operativo – anche in condizioni di pressione e temperatura elevate – ne facilitano l’integrazione negli impianti esistenti.

I misuratori Coriolis rappresentano quindi una soluzione tecnologica d’eccellenza per applicazioni con l’idrogeno, capaci di rispondere alle esigenze dell’industria e ai requisiti normativi con la massima efficienza.

Ital Control Meters è presente a HYDROGEN EXPO, dal 21 al 23 maggio 2025 – Stand D191

Per saperne di più: https://www.italcontrol.it/applicativo-idrogeno/

OMC Med Energy Conference, evento nazionale del settore oil & gas

OMC Med Energy Conference, evento nazionale del settore oil & gas, precursore dei tempi della transizione energetica, evidenzia l’importanza del distretto energetico di Ravenna, in una esplosione di tecnologia e innovazione per i leader del settore

OMC Med Energy Conference, precedentemente nota come Offshore Mediterranean Conference & Exhibition, è stata lanciata nel 1993 come evento nazionale promosso dagli operatori locali del settore oil & gas per evidenziare l’importanza del distretto energetico di Ravenna.

In 30 anni di attività, sia la conferenza che la mostra, che si svolgono parallelamente, non solo hanno raggiunto uno status internazionale, ma hanno anche registrato una crescita notevole in termini di presenze, varietà di aziende espositrici e qualità degli argomenti in agenda.

Oltre 14.000 partecipanti del settore Oltre 400 aziende espositrici 20.000 mq di spazio espositivo.

Per tre decenni, OMC si è distinta come piattaforma senza rivali che guida la transizione energetica attraverso tecnologia e innovazione all’avanguardia.

Questo evento di settore di prim’ordine è stato determinante nel spingere innumerevoli aziende verso una crescita e un successo senza precedenti, offrendo opportunità di networking senza pari, matchmaking B2B dinamico e preziosi approfondimenti sulle ultime tendenze del settore.

Nell’industria energetica odierna, caratterizzata dalla ricerca di pulizia, affidabilità e accessibilità economica, OMC offre la piattaforma perfetta per mostrare la tua massima efficienza e portare la tua presenza sul mercato a nuovi livelli.

Riunendo operatori, fornitori, decisori politici, società internazionali e start-up ambiziose sotto lo stesso tetto, OMC crea l’hub definitivo per la convergenza del settore e fruttuose collaborazioni commerciali.

A OMC si colgono le opportunità di:

Entrare in contatto con investitori e creare partnership di impatto
Espandere la tua rete e stabilire contatti preziosi
Ottenere accesso a decisori e specialisti del settore, gettando le basi per futuri accordi e contratti
Attirare i migliori talenti e reclutare le menti più brillanti del settore
Facilitare fruttuosi incontri B2B che possono far progredire la tua attività

KEBA: la visione su automazione e industria

KEBA: la visione su automazione e industria. Nel campo industriale e dell’automazione gli ultimi anni vedono l’ingresso delle tecnologie di ultima generazione – prima fra tutti l’IA – che, nonostante il grandissimo potenziale, vedono il loro sviluppo applicativo frenato

Nel campo industriale e dell’automazione gli ultimi anni vedono l’ingresso delle tecnologie di ultima generazione – prima fra tutti l’IA – che, nonostante il grandissimo potenziale, vedono il loro sviluppo applicativo frenato.

Date le premesse è più che logico chiedersi quali siano i fattori reali che tendono a rallentare il normale percorso verso l’industria più snella.

Aldo Bucci – General Manager di Keba ha offerto la visione dell’azienda in merito all’attuale scenario, andando ad analizzare non solo gli aspetti tecnici e pratici commerciali ma anche il sentiment del mercato.

  1. Parliamo di panorama industriale italiano: rispetto ai propositi e progetti di inizio anno, come Keba valuta l’andamento tecnologico e applicativo nelle aziende italiane? Quali sono gli aspetti che a tutt’oggi rappresentano ancora un punto debole?

Innanzitutto va fatta una considerazione importante: sicuramente il persistente alto costo del denaro e l’instabilità geopolitica stanno influenzando negativamente il settore e ciò ha ridisegnato una situazione differente rispetto alle previsioni di inizio anno. Di conseguenza, l’atmosfera di incertezza e in maggior misura la difficoltà nella pianificazione degli investimenti a lungo termine, si stanno rivelando il maggior freno ad una crescita solida e persistente.

Sebbene quanto descritto rappresenti un ostacolo, le aziende del settore manifatturiero proseguono il processo di adozione delle recenti tecnologie avanzate. Questo passo è di fondamentale importanza poiché consente di migliorare la propria produttività e competitività.

Sicuramente l’Intelligenza Artificiale (IA) è il trend tecnologico del momento. Per esempio uno degli utilizzi più comuni maggiormente applicati è l’ottimizzazione della supply chain e il miglioramento della gestione delle scorte, secondo un approccio basato sui dati. Anche nell’automazione della produzione l’IA consente di aumentare la qualità e la tracciabilità dei prodotti, riducendo gli errori e gli scarti. In particolare nell’automazione della logistica, dove la velocità di flusso delle merci è diventata un fattore indispensabile, attraverso l’utilizzo dell’IA possono essere identificati ed eliminati i colli di bottiglia presenti.

Altro aspetto estremamente rilevante, e anche uno dei più deludenti, riguarda l’andamento degli incentivi del Piano Transizione 5.0. Se possiamo affermare che il Piano Transizione 4.0 ha contribuito a creare le basi della trasformazione digitale dell’industria italiana, non possiamo dire altrettanto riguardo al Piano Transizione 5.0, il quale ha introdotto una maggiore complessità procedurale e requisiti molto più rigorosi per accedere agli incentivi. Purtroppo non possiamo fare altro che constatare come questa situazione non abbia iniziato a portare i risultati attesi.

  • Quanto è aumentata la domanda di automazione (anche spinta dalle tecnologie di ultima generazione) e qual è il grado di esperienza – parliamo di competenze vere e proprie – che le aziende sono riuscite ad acquisire? Quant’è la fiducia nelle nuove tecnologie e c’è qualche remora?

La domanda di automazione e di nuove tecnologie ha visto una crescita significativa soprattutto nel 2022 e 2023, mostrando invece segni di rallentamento nell’anno corrente.

Va anche preso in considerazione che, quando parliamo di intelligenza artificiale (IA), Internet of Things (IoT), cloud computing, c’è ancora un gap significativo per quanto riguarda le competenze digitali. Infatti sono molte le aziende – in particolar modo quelle medio-piccole – che non dispongono di figure interne specializzate e che pertanto si affidano a consulenti esterni per la transizione all’Industria 4.0 e 5.0. Senza dubbio, la fiducia nelle nuove tecnologie da parte delle aziende è sicuramente in crescita, tuttavia esistono ancora alcune remore. In questo particolare momento molte aziende sono prudenti nell’adottare tecnologie avanzate a causa della complessità e, come detto, della mancanza di personale qualificato. Inoltre, in aggiunta allo skill gap, ci troviamo di fronte all’incertezza economica e geopolitica. L’adozione delle nuove tecnologie è un percorso complesso che richiede tempo e disponibilità economiche, pertanto la situazione attuale contribuisce a creare una certa esitazione verso gli investimenti rivolti a progetti a lungo termine. 

  • Secondo Keba a che punto siamo in Italia con la formazione? Quali sono in particolare le skill mancanti? Quanto incide la mancanza di personale qualificato e in che misura si cerca di mitigare i possibili effetti ricorrendo all’automazione?

È oramai noto come la maggioranza delle PMI segnali difficoltà nel reperire personale adeguato alle proprie necessità. La mancanza di figure qualificate ha un impatto significativo sui risultati delle singole aziende e di conseguenza ciò si ripercuote sull’economia italiana. Ho letto recentemente che si stima addirittura un impatto del 2,5% sul PIL italiano.

Il mismatch delle skill riguarda principalmente il personale con competenze digitali avanzate, come ad esempio lo sviluppo software, l’analisi dei dati e la cybersecurity. Va detto che le difficoltà ci sono anche nella ricerca di personale destinato alla produzione che possieda specifiche competenze tecniche. Inoltre questo problema è aggravato dall’invecchiamento della popolazione italiana. Invertire questa tendenza è possibile attraverso un percorso di formazione, tuttavia il comparto industriale ha bisogno di una soluzione di più immediata applicazione. Di conseguenza, per mitigare queste criticità, le aziende più lungimiranti stanno investendo nell’automazione. L’adozione di tecnologie come l’intelligenza artificiale, i big data e la robotica sta crescendo, con il mercato dell’automazione industriale che ha raggiunto un valore record nel 2023, con potenzialità di crescita ulteriore negli anni a venire. Fermo restando che la presenza umana nelle aziende sarà sempre un valore aggiunto, bisogna constatare che l’automazione non solo aiuta a compensare l’attuale carenza di personale, ma migliora anche l’efficienza e la produttività delle aziende.

  • Quali novità, sviluppi e nuovi prodotti, ma anche nuovi concetti di automazione state proponendo? Novità in arrivo per il 2025?

Il principale obbiettivo di KEBA è quello di continuare a sviluppare e promuovere la propria piattaforma di automazione Kemro X, le cui caratteristiche sono perfettamente riassunte nel motto “open, modular, easy-to-use”. Questo sistema completo e flessibile combina applicazioni, pacchetti tecnologici e componenti software e hardware dell’ampio portafoglio di prodotti e servizi KEBA. Il cuore della piattaforma Kemro X è un sistema operativo Linux basato su Debian. Linux è open-source ed è facile da eseguire, analizzare, condividere e modificare. Kemro X garantisce flessibilità e scalabilità: i clienti che iniziano ad utilizzare questa piattaforma possono decidere liberamente se integrare il proprio know-how o adottare i collaudati moduli software che KEBA ha sviluppato in decenni di esperienze applicative. Grazie a interfacce standardizzate come EtherCAT, Ethernet IP e Profinet, Kemro X consente una facile integrazione di prodotti terzi. Questo ci permette di rispondere alle esigenze dei singoli clienti, ma anche di offrire soluzioni complete in grado di soddisfare le necessità di molteplici settori industriali.

Due imprese industriali su tre investono nell’ innovazione

Due imprese industriali su tre investono nell’ innovazione. Nel triennio 2020-2022 oltre una impresa su due (il 58,6%) ha svolto attività di innovazione

Particolarmente incoraggiante è il dato relativo alle PMI: il 55,8% delle imprese tra 10 e 49 addetti ha intrapreso attività innovative, quota che passa al 74,3% nelle medie imprese (50-249 addetti) e all’84,7% nelle imprese con 250 addetti e oltre.

I dati del rapporto dell’Istat, raccontano uno scenario significativo.

L’Italia si conferma un Paese di innovatori: nel triennio 2020-2022 oltre una impresa su due (il 58,6%) ha svolto attività di innovazione.

Particolarmente incoraggiante è il dato relativo alle PMI: il 55,8% delle imprese tra 10 e 49 addetti ha intrapreso attività innovative, quota che passa al 74,3% nelle medie imprese (50-249 addetti) e all’84,7% nelle imprese con 250 addetti e oltre.

È l’industria il settore con la maggiore propensione all’innovazione (65,1%), seguita dai servizi (56,1%) e dalle costruzioni (46,7%).

I comparti più innovativi sono risultati l’industria farmaceutica, l’elettronica e la fabbricazione di autoveicoli, con oltre l’80% delle imprese che svolgono attività innovative.

Importanti anche i valori registrati nell’industria chimica e nella produzione di macchinari e di articoli in gomma e materie plastiche (dove innovano tre imprese su quattro).

Il 32,8% delle imprese ha introdotto almeno un’innovazione di prodotto nel triennio 2020-2022, mentre il 53% ha investito in processi nuovi o sostanzialmente migliorati: le innovazioni di processo più frequenti sono quelle relative ai processi e metodi di produzione (30,5%), seguite dalle innovazioni nei sistemi informativi (29,8%) e dalle innovazioni nell’organizzazione del lavoro e nella gestione delle risorse umane (29,7%).

Due imprese su 10 hanno, invece, investito nelle pratiche di marketing (22,6%), in nuove pratiche di organizzazione aziendale o nuove modalità nelle relazioni con l’esterno (19,9%) e in innovazioni dei sistemi contabili e amministrativi (19,6%).

Nel 2022 la spesa per le attività innovative è stata pari a 30,6 miliardi di euro, con una media di 5.400 euro per addetto. La voce principale di questa spesa è rappresentata dalla ricerca e sviluppo (R&S), che assorbe il 63% del totale.

Il ricorso alle agevolazioni fiscali riguarda il 29,7% delle imprese con attività innovative.

Le principali beneficiarie sono le grandi imprese: 48,1% contro il 27,1% delle piccole.

A livello settoriale è l’Industria a ricorrere di più alle agevolazioni (38,2% delle imprese con attività innovative contro il 22,5% nei Servizi e il 20,2% nelle Costruzioni).

Le sfide per il futuro: carenza di risorse e sostenibilità ambientale

Tra le principali sfide che le imprese italiane devono affrontare nel loro percorso verso l’innovazione, la carenza di risorse (finanziarie, di personale ecc.) è emersa come un ostacolo significativo per il 25,9% delle imprese.

industria & innovazione

Un aspetto interessante è il ruolo della sostenibilità ambientale: il 40,1% delle imprese che hanno innovato i prodotti o processi nel triennio 2020-2022 ha dichiarato di aver intrapreso azioni a basso impatto ambientale.

Nel 36,1% delle imprese l’implementazione di innovazioni si è tradotta in effetti ambientali positivi in fase di produzione e nel 28,5% in benefici ottenuti nella fase di consumo e utilizzazione dei beni e servizi.

Gli interventi più frequenti hanno riguardato il minor consumo di energia e la riduzione delle emissioni di CO2, sia nella produzione (20,4%) che nell’utilizzo/consumo dei beni e servizi (18,8%).

Meno frequenti sono state le iniziative volte alla sostituzione di materiali tradizionali con materiali meno inquinanti o pericolosi (15,6%) e alla riduzione dell’inquinamento in fase di produzione (15,2%) e consumo (13,8%).

Frequenze simili si registrano per l’adozione di pratiche volte al riciclaggio dei materiali e dei rifiuti e al riciclo dell’acqua (15,4%) o al riciclo dei prodotti a fine vita (13,1%).

Più limitato è l’impegno nella tutela della biodiversità sia in fase di produzione che da parte degli utilizzatori finali (5% delle imprese che hanno innovato).

VALVITALIA NEL DUBAI HUB FOR MADE IN ITALY

Valvitalia management

VALVITALIA ENTRA A FAR PARTE DEL DUBAI HUB FOR MADE IN ITALY. NEL 2024, OLTRE 60 MILIONI DI EURO DI RACCOLTA ORDINI IN MEDIO ORIENTE

L’annuncio in occasione di ADIPEC, tra i principali eventi al mondo per il settore dell’energia in svolgimento ad Abu Dhabi, dove il Gruppo è presente con uno stand.

Il Presidente Ruggeri: “Onorati di far parte di un network che valorizza le eccellenze italiane e promuove lo scambio di professionalità e innovazione tra Italia e UAE”

L’AD Forzi: “L’ingresso ci permetterà di consolidare il supporto ai clienti locali e di presidiare ulteriormente un distretto chiave per il comparto energetico”

Valvitalia inaugura un polo strategico nel cuore di Dubai per rafforzare la propria presenza nei mercati del Medio Oriente e del Nord Africa.

La multinazionale italiana specializzata nella progettazione, produzione e distribuzione di valvole, attuatori, raccordi e sistemi gas per l’industria energetica, oltre che di soluzioni antincendio per i settori navale, ferroviario e infrastrutturale, si è unita al Dubai Hub for Made in Italy di Italiacamp, il centro per l’internazionalizzazione delle aziende italiane nei Paesi del Golfo. 

I mercati dell’area MENA, di cui gli Emirati Arabi Uniti costituiscono un importante baricentro, ricoprono un ruolo di primo piano nella presenza internazionale di Valvitalia. Nel 2024, il business diretto e indiretto generato dal Gruppo in questa macroregione è pari a circa il 30% della raccolta ordini complessiva, e ad oggi supera i 60 milioni di euro di valore. 

Salvatore Ruggeri, Presidente di Valvitalia, ha commentato: «L’ingresso di Valvitalia nel Dubai Hub for Made in Italy costituisce una tappa importante nel nostro percorso di sviluppo. Siamo onorati di entrare a far parte di un network che valorizza le eccellenze italiane nei Paesi del Golfo e promuove lo scambio di professionalità e innovazione tra l’Italia e gli Emirati. Un contesto dinamico e capace di attrarre grandi investimenti come la Penisola Arabica rappresenta per noi un’opportunità per esprimere la fase di forte ripartenza del Gruppo».

Andrea Forzi, Amministratore Delegato di Valvitalia, ha commentato: «Il Medio Oriente ospita da sempre molti dei nostri partner più strategici e le performance dell’anno in corso offrono evidenze positive per il continuo sviluppo in quest’area. Essere direttamente presenti nella Penisola Arabica ci permetterà di consolidare il nostro supporto ai clienti locali e di presidiare ulteriormente un distretto chiave per il comparto energetico, raccogliendo le sfide offerte dal mercato».

Alla guida del nuovo Dubai Branch è stato nominato Luca Ruggeri, Chief Commercial Officer di Valvitalia. Il Gruppo ha annunciato l’ingresso nel polo emiratino in occasione di ADIPEC, evento tra i più attesi e influenti al mondo per il settore dell’energia, dove Valvitalia è presente con uno stand. La rassegna, in svolgimento ad Abu Dhabi fino a giovedì 7 novembre, ha richiamato nel Golfo oltre 180mila visitatori e 2.200 aziende da tutto il mondo, riunendo i principali decision maker e operatori dell’industria per affrontare le esigenze energetiche di oggi e discutere il panorama di domani. 

Il Dubai Hub for Made in Italy è il ponte tra le aziende italiane che si espandono in Medio Oriente, Nord Africa e Sud-Est asiatico e le principali aziende e imprenditori locali. Uno spazio di circa 2.000 metri quadrati all’interno della Convention Tower nella Free Zone del Dubai World Trade Centre, con uffici, sale riunioni, sale eventi e spazi di coworking. Le imprese che fanno parte dello spazio hanno accesso a servizi di consulenza integrata ed eventi con un network privilegiato di decision maker e leader di mercato dell’area. Una formula di consulenza aziendale arricchita da servizi per la progettazione di percorsi di ricerca e formazione professionale e universitaria per il trasferimento di know-how utile allo sviluppo del Made in Italy nella regione. 

L’hub è gestito da Italiacamp EMEA FZCO, società costituita da Italiacamp srl nel 2022, organizzazione nata con l’obiettivo di creare valore sociale ed economico per il Paese e che oggi promuove l’internazionalizzazione delle imprese italiane e del loro know-how in mercati dove il Made in Italy ha ancora grandi opportunità da cogliere. 

L’Italia è tra i principali partner commerciali degli Emirati Arabi Uniti tra i Paesi dell’Unione Europea e l’interscambio tra Roma e Abu Dhabi è in continua crescita. Nel 2023, il valore dell’export italiano in UAE è ammontato a 6,7 miliardi di euro[1], incrementando del 10,9% il dato registrato nel 2022 e di oltre il 35% le performance fatte segnare nel 2021. Inoltre, il Paese del Golfo è oggi per l’Italia il primo fornitore e il primo mercato di sbocco del Medio Oriente e del Nord Africa. 

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Valvitalia è un Gruppo multinazionale italiano specializzato nella progettazione, produzione e distribuzione di valvole, attuatori, raccordi e sistemi gas per l’industria energetica, e di soluzioni antincendio per i settori navale, ferroviario e infrastrutturale. Valvitalia è stata fondata nel 2002 dal Cav. Lav. Salvatore Ruggeri, attuale presidente, ha il suo headquarter e stabilimento principale a Rivanazzano (Pavia) e rientra tra i grandi player internazionali nel mercato delle valvole. Grazie a una strategia di acquisizioni mirate, Il Gruppo ha ampliato la propria offerta di prodotti e ha consolidato la sua presenza a livello internazionale. Oggi Valvitalia opera in 8 stabilimenti, di cui 5 in Italia e 3 all’estero (Cina, UK e Canada), mentre i suoi prodotti sono distribuiti in 115 Paesi attraverso una rete diretta e indiretta di agenti. Il Gruppo conta circa 800 dipendenti, di cui 650 presso gli stabilimenti italiani. Oltre ad una struttura specializzata dedicata alla ricerca e sviluppo, Valvitalia presenta cinque diverse business unit: Fire fighting (con i marchi Eusebi e Silvani), Flow control Italy, Flow control China, Tecnoforge e Broady UK. Dal marzo del 2023, CDP Equity rappresenta l’azionista di maggioranza al 75%, mentre la Famiglia Ruggeri partecipa al 25% del Gruppo attraverso la holding Finvalv. Nel 2023, il Gruppo ha registrato ricavi pari a 181 milioni di euro, in crescita del 36% rispetto al 2022, mentre l’utile è in deciso progresso, a quota 69 milioni. Lo sviluppo dimensionale di Valvitalia è proseguito anche nel 2024: nei primi nove mesi dell’anno, i ricavi sono pari a 164 milioni di euro (+37%) e la raccolta ordini è salita a 173 milioni di euro (+22%). 

Contatti

Ufficio Stampa Valvitalia

THANAI Communication Advisors 

Thanai Bernardini, mob. 335.7245418, me@thanai.it 

Calvin Kloppenburg, mob. 393.1188058, calvin.kloppenburg@thanai.it  

CONSULENZA TECNOLOGICA: SEIDOR SI CONSOLIDA IN ITALIA

La società di consulenza tecnologica SEIDOR rafforza il suo impegno per l’Italia come mercato strategico con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento tecnologico nel paese, favorendo la trasformazione digitale del tessuto imprenditoriale italiano

La società di consulenza tecnologica SEIDOR in Italia su un team di 230 professionisti che, con il supporto del team globale di 9.000 persone, stanno guidando la trasformazione digitale delle aziende italiane.

Dopo le acquisizioni delle società italiane ECA Consult, Gunpowder e H.T. High Technology, l’azienda opererà come un’unica società e marchio a partire da gennaio 2025.

SEIDOR unisce la conoscenza del mercato italiano con tutte le capacità di una società globale, offrendo un portafoglio integrato di soluzioni chiave in collaborazione con i principali partner tecnologici a livello mondiale, confezionato per settori industriali specifici.

La società di consulenza tecnologica SEIDOR rafforza il suo impegno per l’Italia come mercato strategico con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento tecnologico nel paese, favorendo la trasformazione digitale del tessuto imprenditoriale italiano.

Dopo il suo ingresso in Italia nel 2019, SEIDOR ha continuato a consolidare la sua presenza nel mercato italiano, rafforzata negli ultimi due anni con l’acquisizione di ECA Consult, Gunpowder e H.T. High Technology.

Dall’inizio del 2024, l’azienda è impegnata in un processo di integrazione dei diversi marchi con l’obiettivo di operare in modo completamente integrato sotto il marchio SEIDOR a partire da gennaio 2025.

Oggi l’azienda conta su un team di 230 professionisti altamente qualificati e ha una presenza in cinque città italiane: Milano, Roma, Bologna, Concorezzo e L’Aquila 

La crescita di SEIDOR in Italia rientra in una strategia più ampia che mira all’espansione geografica insieme al rafforzamento dell’offerta di servizi adattati alle esigenze locali.

La società di consulenza tecnologica è impegnata ad aiutare le imprese italiane a superare le sfide della trasformazione digitale, implementando soluzioni tecnologiche che migliorino la loro efficienza operativa e competitività sul mercato.

Il piano strategico della società prevede di superare i 50 milioni di euro nei prossimi quattro anni.

SEIDOR basa questa crescita sulla sua conoscenza del mercato locale, sulle capacità di una società presente in oltre 45 paesi e su un team di 9.000 professionisti, oltre che su un portafoglio diversificato di soluzioni.

Inoltre, SEIDOR porta al tessuto imprenditoriale le ultime innovazioni dei leader tecnologici a livello mondiale, come SAP, Salesforce, Microsoft, IBM, Google e AWS, tra gli altri.

In questo contesto, è importante sottolineare che SEIDOR ha continuato ad ampliare il proprio portafoglio in Italia con soluzioni tecnologiche avanzate adattate alle esigenze delle aziende italiane, con un focus principale su Intelligenza Artificiale, Cloud, ERP e Big Data.

A tal proposito, Vittorio Soldavini, CEO di SEIDOR in Italia, ha dichiarato: “Stiamo rafforzando l’offerta di servizi e l’espansione delle nostre capacità nel mercato italiano per fornire soluzioni innovative che rispondano alle esigenze in evoluzione dei nostri clienti e supportino la loro crescita nell’era digitale.”

Soluzioni confezionate per diversi settori

SEIDOR sta sviluppando un insieme di soluzioni confezionate pensate per facilitare l’adozione rapida ed efficace delle nuove tecnologie da parte delle aziende italiane di diversi settori e dimensioni.

Si tratta di una serie di strumenti tecnologici che semplificano la transizione verso l’innovazione e garantiscono che le aziende italiane beneficino della trasformazione digitale in tempi più brevi, migliorando la loro competitività sul mercato.

Soldavini ha aggiunto: “SEIDOR cerca di essere non solo un fornitore di soluzioni tecnologiche, ma soprattutto un partner strategico nella trasformazione digitale delle imprese in Italia, facilitando la loro adattamento alle nuove realtà di mercato.”

Sviluppo del talento

Come in tutti i paesi in cui è presente, SEIDOR promuove in Italia lo sviluppo personale e professionale delle persone che fanno parte del suo team.

Lo sviluppo del talento, insieme a iniziative per ridurre il divario digitale tra i gruppi svantaggiati, la lotta per la diversità e la creazione di soluzioni che abbiano un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente, sono pilastri fondamentali dell’impegno dell’azienda verso la sostenibilità.

SEIDOR è una società di consulenza tecnologica che offre un portafoglio completo di soluzioni e servizi nei settori dell’Intelligenza Artificiale, Edge, Customer Experience, Employee Experience, ERP, Data, Modernizzazione delle Applicazioni, Cloud, Connettività e Cybersecurity.

Con un fatturato di 894 milioni di euro nell’esercizio 2023 e un team di oltre 9.000 professionisti altamente qualificati, SEIDOR è presente direttamente in 45 paesi in Europa, America Latina, Stati Uniti, Medio Oriente, Africa e Asia.