Phoenix Contact: nuove soluzioni per i robot a guida autonoma

Sempre più fabbriche impiegano al loro interno dispositivi a guida autonoma per efficientare i propri processi produttivi

Rispetto ai sistemi di movimentazione tradizionali, gli AGV e AMR sono più flessibili, svolgono molte mansioni, anche gravose, e vengono utilizzati per svolgere qualsiasi compito, come ad esempio la movimentazione.

È noto come questi robot a guida autonoma riducano l’errore umano nelle esecuzioni ripetitive dei lavori e ottimizzino le attività a favore di una maggiore disponibilità produttiva.

Gli AGV e AMR migliorano l’ergonomia, la sicurezza e sono perfetti per potenziare l’efficienza della propria attività.

La sicurezza

Un impiego massiccio dei sistemi AGV e AMR all’interno della propria struttura e organizzazione comporta nuovi assetti e opportuni adeguamenti.

In primo luogo la sicurezza: Quali misure di sicurezza adottare per far coesistere i diversi dispositivi in un unico ambiente? Come preservare l’integrità degli operatori e delle macchine? Come far interagire questi robot con l’ambiente circostante in totale sicurezza?

La navigazione

Oltre alla sicurezza occorre anche considerare il sistema di navigazione di tali robot, aggiornarlo e tararlo per una maggiore dinamicità e flessibilità.

Se non si dispone di un sistema di comunicazione affidabile e stabile si compromette infine l’intero processo produttivo. Come rendere la comunicazione efficiente tra i vari robot a guida autonoma? Come possono interagire con le altre macchine e gli operatori?

Il sistema di controllo

Phoenix Contact, che vanta un’esperienza ventennale nel supportare i propri clienti nello sviluppo di macchine e impianti, propone una serie di soluzioni innovative utili a migliorare l’impiego di questi robot a guida autonoma: dal controllore di ultima generazione PLCnext Technology, a bordo veicolo, che permette l’integrazione di ulteriori funzioni secondo un approccio modulare, a sistemi per la trasmissione affidabile di dati via wireless, ai dispositivi per una interazione sicura uomo-macchina e macchina-macchina, fino ai dispositivi per la gestione dell’energia efficientando l’alimentazione della batteria e la relativa ricarica.

Phoenix Contact propone oggi un nutrito pacchetto di soluzioni per migliorare la gestione dei sistemi AGV/AMR e rendere ancora più efficiente l’attività produttiva.

  • Facile integrazione delle funzioni con il controllo a bordo veicolo. Tramite la piattaforma di controllo aperta PLCnext Technology, con sistema operativo Linux, è possibile aggiungere e programmare diverse funzioni del robot a guida autonoma con software di terze parti e impiegare linguaggi di alto livello come C, C++, Matlab, Phyton. Le funzioni aggiuntive consistono in hardware estremamente compatto a salvaguardia dello spazio per altre installazioni.
  • Comunicazione wi-fi affidabile con moduli WLAN più efficienti per la trasmissione dei dati stabile e senza interferenze. I moduli della serie WLAN di Phoenix Contact garantiscono una comunicazione efficiente e affidabile.
  • Maggiore autonomia della batteria grazie a soluzioni in grado di gestire in modo ottimizzato l’alimentazione delle varie componenti installate all’interno del robot. La batteria è inoltre impiegata minimizzando il più possibile la dissipazione di calore. L’assenza di interazioni e di disturbi nell’alimentazione dei vari sottosistemi presenti a bordo dell’AGV/AMR sono un ulteriore beneficio derivante dall’impiego delle soluzioni proposte.
  • Navigazione libera da infrastrutture fisse e per la massima libertà di movimento del robot a guida autonoma. Grazie al sistema di navigazione Accerion Phoenix Contact offre un’accuratezza sub-millimetrica, anche in ambienti dinamici. La configurazione è facile ed immediata su tutti i robot mobili.
  • Maggiore libertà di ricarica con il sistema docker wireless: efficienza e produttività aumentati agli AGV e AMR grazie alla ricarica wireless che consente un’esecuzione rapida, senza usura, e azzera le attività di manutenzione. Il sistema wireless proposto elimina eventuali problematiche elettriche e permette una ricarica veloce per una maggiore disponibilità dei robot. La soluzione si adatta a qualsiasi pacco batteria pre-esistente.
  • Maggiore sicurezza degli operatori e integrità delle macchine tramite la piattaforma di controllo PLCnext Technology. Grazie alle funzioni di sicurezza Profisafe, i dispositivi mobili possono interagire simultaneamente con la linea di produzione in totale sicurezza. Le distanze sono gestite secondo un approccio più dinamico con la possibilità di modularne la profondità in funzione della velocità durante le missioni: “Motion Monitoring”.


Chip, mercato in crescita

chip dispositivo

Qualche mese fa gli esperti prevedevano, per il 2021, un incremento del 12% del volume mondiale di vendite di dispositivi a semiconduttore – chip

Oggi anche i meno ottimisti danno per certa una crescita almeno del 19%.

Con possibilità di ulteriori ritocchi al rialzo. E non c’è un particolare segmento che trascini questa corsa.  Tutte le famiglie di dispositivi superano ogni giorno nuovi record.

I grandi produttori si stanno ancora leccando le ferite: le fermate causate dalla pandemia, i massicci blackout elettrici che hanno condizionato il funzionamento della produzione in Texas, o l’incendio che ha creato problemi a un colosso nipponico.  Con conseguenze sui tempi di consegna che si stanno allungando sempre più.

Per reazione i consumatori di chip sono entrati in panico inondando il mercato di ordini doppi o tripli e innescando una spirale complessa da gestire.

Intanto il ruolo dei semiconduttori come tecnologia abilitante sta diventando sempre più evidente per lo sviluppo di una qualunque economia industriale avanzata.

Proprio per questo la Cina sta puntando sull’autosufficienza pressocché totale, mentre in America Biden ha messo sul tavolo 50 miliardi di dollari, tanto per iniziare, destinati alla ricerca e produzione domestica di microelettronica integrata. Anche i colossi del settore stanno impegnando fior di miliardi per tenere il passo: TSMC e Samsung, per esempio, sono ciascuna poco sotto l’asticella dei 30 miliardi.

I CHIP SONO ALLA BASE DELLO SVILUPPO DI OGNI SOCIETÀ INDUSTRIALE AVANZATA

Un mercato che cresce così velocemente, società che investono a ritmo serrato e governi che puntano con decisione le loro carte sulla tecnologia più avanzata. Ormai i chip sono alla base della creazione di nuovi posti di lavoro, della sicurezza nazionale, del sistema educativo di una nazione, della crescita e dell’innovazione di settori industriali come l’aerospaziale, l’auto, la medicina, le comunicazioni.

L’industria chimica in Italia, è essenziale e contiene le perdite

industria chimica italiana

Nel 2020 l’industria chimica in Italia non ha subito direttamente gli effetti del lockdown in quanto, salvo limitate eccezioni, è stata riconosciuta quale attività essenziale


Ha, infatti, garantito con continuità la fornitura di materiali e beni fondamentali per affrontare l’emergenza sanitaria: gas medicinali, reagenti e principi attivi farmaceutici, disinfettanti e prodotti per l’igiene personale e degli ambienti, tessuti‐non‐tessuti per le mascherine e i dispositivi di protezione individuale.

L’industria chimica in Italia è previsto che chiuda il 2020 con un calo della produzione del 10% circa, in presenza di rischi al ribasso nel caso di una seconda ondata di contagi.  Non essendo soggetta a lockdown, gli spazi di recupero saranno dettati dalla domanda, attesa in lento rialzo.


L’EU Recovery Fund rappresenta un’importante opportunità per supportare la ripresa e il processo di trasformazione ambientale in Italia, mobilitando ingenti risorse pubbliche accanto a quelle private.


L’industria chimica dovrebbe vedere riconosciuto il suo ruolo strategico in virtù della natura essenziale dei suoi prodotti, delle competenze inerenti la trasformazione e la gestione della materia e della sua capacità di sviluppo tecnologico indispensabile per tutte le filiere industriali.


Tantissimi sono, infatti, gli ambiti che vedono la chimica in prima linea: basti pensare alle biotecnologie industriali, nelle quali l’Italia vanta una posizione di avanguardia, all’impegno nella progettazione sostenibile e circolare dei prodotti e allo sviluppo di tecnologie innovative per l’efficienza energetica degli edifici, per una mobilità ecosostenibile, per il riciclo chimico, per la cattura, lo stoccaggio e il riutilizzo della CO2 e per l’idrogeno pulito.

Fonte: Federchimica