Soluzioni di sigillatura Roxtec GH™

Passaggio Roxtec GH™ con flangia a murare o imbullonare

Il passaggio Roxtec GH è un sistema di sigillatura per cavi e tubi che viene fissato tramite imbullonatura a pareti e pavimenti di varia tipologia, siano essi in acciaio, calcestruzzo o pannelli sanwich. Grazie alla sua forma rettangolare consente di sigillare numerosi cavi e tubi garantendo al contempo una scorta per successivi ampliamenti. Può essere accoppiato alla controflangia Roxtec GE per coprire interamente attraversamenti con spessore superiore ai 60 mm.

Principali caratteristiche:

  • Tenuta ai gas
  • IP 67 – 68
  • Resistente ai roditori
  • Facilità di installazione, manutenzione e controllo
  • Scorta per successivi ampliamenti integrata

Disponibile in diverse versioni:

Roxtec GH™ EMC

Il passaggio Roxtec GH EMC è un sistema di sigillatura per cavi e tubi che garantisce la compatibilità elettromagnetica. E’ possibile scegliere tra moduli di sigillatura Roxtec ES per la schermatura elettromagnetica e moduli PE per la protezione dalle interferenze condotte via cavo. Entrambe le versioni dei moduli si adattano a cavi e tubi da 3 a 99mm OD. 

Roxtec GH BG™ con GE

Il passaggio Roxtec GH BG™ con GE è un kit di sigillatura completo predisposto per la messa a terra di cavi armati e o tubi. I moduli di sigillatura Roxtec BG™ si adattano a cavi e tubi da 3 a 99mm OD.

Telaio Roxtec GH™ FL 100

Il telaio Roxtec GH FL100 ha una flangia preforata più larga per agevolare l’installazione su strutture potenzialmente più fragili come cemento o mattoni, dove è importante distanziare i tasselli di fissaggio dal foro per il passaggio dei cavi. Il telaio rettangolare in acciaio può essere utilizzato con la controflangia Roxtec GE in acciaio galvanizzato per coprire coprire interamente attraversamenti con spessore superiore ai 60 mm.

Tuttle le tipologie di telai Roxtec GH possono essere accoppiati alla controflangia Roxtec GE in acciaio galvanizzato per coprire interamente attraversamenti con spessore superiore ai 60 mm.

Guarda i video:

I nuovi blister in PLA (acido polilattico) by Sacar

I nuovi blister in PLA (acido polilattico): per Sacar un importante passo avanti verso la completa sostenibilità

Sacar, azienda specializzata nell’allestimento di settori espositivi per ferramenta e componentistica d’arredamento, ha ottenuto la prestigiosa Certificazione “OK Compost Industrial”, rilasciata da TŰV (Technischer Überwachungsverein) Italia, uno tra i più autorevoli Enti europei in tema di sicurezza, qualità e ambiente, per aver realizzato i contenitori della minuteria metallica e di altre categorie merceologiche utilizzando il PLA (acido polilattico), una bioplastica ottenuta dalla trasformazione di zuccheri presenti nel mais e in altri materiali naturali, quindi totalmente compostabili.
Per l’azienda brianzola rappresenta un prestigioso riconoscimento, che le riserva una
posizione di assoluta leadership nel proprio settore, anche sotto il profilo della
sostenibilità e del rispetto dell’ambiente.
“Per noi si tratta di una grande soddisfazione e di uno step importante nella storia della nostra realtà” commenta Marco D’Adda, Responsabile Commerciale e Ricerca & Sviluppo Sacar” perché si collega alla nostra scelta etica aziendale di ridurre il più
possibile l’utilizzo della plastica. E, poiché siamo i soli a utilizzare blister in materiale
compostabile, possiamo orgogliosamente affermare di avere questo vantaggio
competitivo rispetto ai nostri concorrenti”.
Il processo per ottenere questo riconoscimento è stato molto impegnativo, in linea con l’autorevolezza dell’Ente che l’ha rilasciato: le pratiche sono iniziate nel 2021 e le
procedure sono durate più di un anno, un percorso davvero molto lungo che ha richiesto all’azienda tempo e numerose risorse.
“La Certificazione” spiega Marco D’Adda, “conferma il fatto che tutti i materiali utilizzati per la confezione sono compostabili, inclusi gli scarti di produzione: è stato quindi necessario fornire la documentazione relativa sia alla vaschetta, sia al top sia al ribbon (ossia il nastro per termo-stampante). Si tratta di materiali che sono acquistati da aziende a loro volta certificate, ma TŰV richiede una regolarizzazione in tal senso anche da parte di Sacar”.
Nelle procedure di Certificazione, coordinate da Marco D’Adda, sono state coinvolte
numerose figure aziendali, responsabili delle varie funzioni, in base alle rispettive
competenze. “Questo riconoscimento” conclude “non è che il più recente passo di un
percorso di impegno ecologico partito nel 2010 con la realizzazione della nuova sede interamente concepita in funzione del basso impatto ambientale”.


SACAR
Presente sul mercato da oltre 50 anni, l’azienda è specializzata nell’allestimento di settori espositivi per ferramenta e componentistica d’arredamento, dedicati a centri self service per bricolage e fai da te. È focalizzata sulla qualità del prodotto e del servizio al cliente, dal momento dell’ordine alla consegna. Con le sue circa 8.000 referenze, collaboratori e partner qualificati, e un portfolio clienti nazionali, è leader nel suo settore di riferimento.

La nuova sede di Meda (MB) si sviluppa su oltre 5.000 metri quadrati dotati di impianti energetici a basso impatto ambientale, macchinari d’avanguardia e magazzino elettronico. Uno showroom accogliente con monitor e didattiche fotografiche presenta la gamma completa dei prodotti Sacar.

L’attuale focus dell’azienda è rappresentato dall’attenzione per la
salvaguardia dell’ambiente, per questo da oltre 15 anni ha ridotto al minimo i consumi energetici, ha dotato l’immobile di pannelli solari, e utilizza ormai il PLA (acido polilattico) per il confezionamento e l’imballaggio della maggior parte dei prodotti di minuteria e ferramenta.
www.sacardue.it

Marchesini Group acquisizione Sea Vision Group

A seguito dell’acquisizione l’ad Marchesini Group Pietro Cassani diventerà presidente del cda dell’azienda di Pavia, dopo l’acquisizione

Sea Vision Group, realtà nata a Pavia che opera nella realizzazione di sistemi per la tracciabilità, la raccolta dati e l’ispezione nel settore del confezionamento di prodotti farmaceutici e cosmetici, è stata acquisita da Marchesini Group. L’acquisizione – avviata nel 2018 con il rilevamento iniziale del 48% delle quote – rappresenta il completamento di una delle più significative operazioni di mercato compiute da Marchesini Group nell’arco della sua storia quasi cinquantennale.

A seguito dell’acquisizione Pietro Cassani, amministratore delegato di Marchesini Group, diventerà presidente del cda di Sea Vision Group, in cui siederà anche Michele Cei, co-fondatore dell’azienda lombarda, che manterrà il ruolo di amministratore delegato. Le nuove dinamiche societarie, “come da tradizione e scelta strategica di Marchesini Group” non modificheranno il percorso di crescita di Sea Vision Group, che ha una previsione di fatturato per il 2022 di oltre 50 milioni di euro.

PNRR: nuove misure nel DL, investimenti sostenibili 4.0

Si tratta di aiuti legati a investimenti in tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico nell’ambito del DL appena approvato in ordine al PNRR

La misura, chiamata Investimenti sostenibili 4.0, ha l’obiettivo di favorire la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, e superare la contrazione causata dal Covid, anche riorientando la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico in ambito PNRR.

La dotazione finanziaria complessiva è pari a euro 677.875.519,57, di cui:

  • 250.207.123,57 euro per le Regioni del Centro-Nord a valere sulle risorse dell’iniziativa “REACT – EU” destinate all’Asse prioritario VI del Programma Operativo Nazionale (PON) “Imprese e competitività” 2014-2020
  • 427.668.396,00 euro per le Regioni del Mezzogiorno.

Una quota pari al 25% della dotazione finanziaria complessiva è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.

A chi si rivolge

Ecco i requisiti richiesti alle micro, piccole e medie imprese per poter beneficiare degli aiuti. Queste devono:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le micro e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi
    essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero
  • non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 10 febbraio 2022.

Attività economiche ammesse

Gli incentivi vengono riconosciuti per tutte le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori che subiscono limitazioni derivanti dalla normativa Ue:

  • siderurgia
  • estrazione del carbone
  • costruzione navale
  • fabbricazione delle fibre sintetiche
  • trasporti e relative infrastrutture
  • produzione e distribuzione di energia
  • infrastrutture

Esclusi dagli aiuti anche i programmi d’investimento che non garantiscono il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm), cioè che “arrecano un danno significativo”.

Sono inoltre ammesse attività di servizi alle imprese.

Cosa finanzia

La misura prevede la concessione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese conformi ai principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli volti, in particolare, a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare e a migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

programmi di investimento devono:

  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0 e l’ammontare delle spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
  • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente o alla realizzazione di una nuova unità produttiva
  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale
  • rispettare queste soglie di importo delle spese ammissibili:
    – nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, spese ammissibili non inferiori complessivamente a 500mila euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato
    – nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, spese ammissibili non inferiori complessivamente a 1 milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
  • prevedere un termine di ultimazione non successivo a 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

Spese ammesse

Sono ammesse alle agevolazioni le spese che riguardino:

  • macchinari, impianti e attrezzature
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali
  • acquisizione di certificazioni ambientali
  • servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento (solo per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa).

Le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie.

In particolare:

  • per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione
  • per i programmi di investimento da realizzare nei territori delle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è pari al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per le imprese di media dimensione
  • per i programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione.

(a cura della Redazione)

SPS: automazione avanzata, digitale, manufacturing

A Parma, dal 24 al 26 maggio si apre il sipario sulla manifestazione internazionale più importante dedicata a automazione avanzata, robotica, cobot e additive manufacturing

SPS Italia apre in bellezza, con una crescita del 10% nelle adesioni, che dimostra fiducia, voglia di esserci e di incontrarsi da parte del settore dell’automazione avanzata e digitale per l’industria e del tessuto manifatturiero italiano.

La manifestazione si presenta quest’anno con il claim “Persone, Tecnologie, Prospettive”, elementi connessi del progetto fieristico che guarda ai diversi aspetti dell’innovazione, tra i quali la sostenibilità, le competenze e la tecnologia come elemento di inclusione e opportunità per le nuove generazioni.

Cresce District 4.0

Il layout dell’edizione 2022 conferma i padiglioni espositivi 3, 5 e 6 e District 4.0, tra il 4 e il 7, ai quali si aggiunge da quest’anno il padiglione 8, con spazi dimostrativi, progetti speciali e arene per lo svolgimento dei convegni scientifici, workshop formativi e tavole rotonde. Attraverso le demo più innovative District 4.0 proporrà un percorso nelle tecnologie abilitanti di SPS Italia: Automazione Avanzata, Digital & Software, Robotica e Meccatronica, Additive Manufacturing. Nell’area Digital & Software troverà spazio un nuovo focus, quello delle infrastrutture per la comunicazione nella fabbrica 4.0 con casi d’uso del 5G nell’industria manifatturiera.

Additive Manufacturing

Si concretizza l’ampliamento di District 4.0 con una nuova area dedicata all’additive manufacturing: dalla produzione allo sviluppo prodotto, dai materiali alle soluzioni per la manifattura additiva, dalla prototipazione alla digitalizzazione, ai servizi.

Prospettive sostenibili: l’Osservatorio e le iniziative green

Fil rouge di questa edizione è la sostenibilità in ambito industriale, attorno alla quale ruotano diverse iniziative.

Primo fra tutte, un nuovo osservatorio per valutare il grado di diffusione e orientamento alle soluzioni sostenibili per l’industria, realizzato in collaborazione con ANIE Energia, +CIM4.0, MADE Competence Center I4.0, Porsche Consulting e declinato sui principali focus della manifestazione: Automazione, Robotica, Digitale e Additive Manufacturing. I risultati saranno presentati in fiera e i migliori progetti premiati con un Award.

A SPS Italia, all’interno di District 4.0, c’è anche uno sportello informativo coordinato da ANIE Energia per dare consulenza sulla trasformazione ecologica nell’industria.

Inoltre, in un’area esterna posizionata tra i padiglioni 3 e 5, sono presentate soluzioni per l’ambiente lavorativo finalizzate allo sviluppo della mobilità sostenibile, all’utilizzo di energie rinnovabili per la riduzione di consumi e sprechi, quali per esempio AMR (Automated Mobile Robot), AGV, impianti di ricarica, soluzioni ad elevata efficienza energetica, veicoli aziendali elettrici, soluzioni di logistica sostenibili.

Empowerment e apertura al talento

Su un altro fronte della sostenibilità, quello sociale, continua l’impegno della fiera, che già da qualche mese ha messo in campo il progetto “She SPS Italia, do you?” finalizzato a valorizzare il contributo delle donne, a promuovere la diversità, l’apertura al talento e la spinta alla visione femminile.

Un Call for Paper raccoglierà le memorie inerenti le tematiche dell’empowerment, della sostenibilità sociale, dell’imprenditoria femminile. Le relazioni più significative, selezionate da una giuria, saranno presentate nei convegni in fiera.

Pompe criogeniche LNG ad alta pressione

Vanzetti Engineering ha aumentato la fornitura di pompe criogeniche alternative ad alta pressione VT-3 per il mercato navale, in risposta all’evoluzione tecnologica dei motori offrendo sostenibilità e maggiore efficienza

Vanzetti Engineering ha incrementato considerevolmente la propria fornitura di pompe criogeniche ad alta pressione per il settore navale, in risposta ad una accresciuta esigenza di questa tipologia di prodotto per i sistemi di alimentazione per motori navali. Dal 2021, infatti, il numero di ordini per il modello di pompe criogeniche alternative ad alta pressione VT-3 dell’azienda è cresciuto notevolmente, grazie ad una nuova tendenza del mercato nella direzione di sistemi ad alta pressione, soprattutto per le navi alimentate a metano di grandi dimensioni come portacontainers, bulk carriers, gas & chemical carriers e car carriers.

Come conferma Giancarlo Geninatti Crich, LNG Marine Sales Manager di Vanzetti Engineering: “sono sempre più numerose le nuove navi che utilizzano come sistema di propulsione i motori a metano e, in particolare, quelle con sistemi ad alta pressione, con un’inversione di tendenza rispetto a qualche anno fa, quando erano più diffusi quelli a bassa pressione”.

Motori più efficienti e sostenibili

Questo nuovo trend degli ultimi anni è legato all’evoluzione tecnologica dei motori in un’ottica di sostenibilità e maggiore efficienza. Oggi, infatti, le grandi navi montano motori a due tempi MAN MEGI ad alta pressione e che, quindi, necessitano di pompe criogeniche alternative VT-3, nelle diverse configurazioni Duplex, Triplex o Quintuplex.

Vanzetti Engineering è entrata nel mondo dell’alta pressione già nel 2019 con le prime referenze nel settore navale ma, se fino al 2020 il 90% delle pompe criogeniche vendute per questo mercato era costituito da pompe a bassa pressione (massimo 20 bar), dagli inizi del 2021 gli ordini di pompe ad alta pressione (massimo 350 bar) sono aumentati considerevolmente, al punto che oggi registriamo una percentuale del 50% di richieste di pompe ad alta pressione e del 50% a bassa pressione”, spiega Giancarlo Geninatti Crich.

Dal 2021 ad oggi Vanzetti Engineering ha fornito un numero elevato di skid VT-3 Duplex e Triplex, per un totale di oltre 30 navi con sistemi di alimentazione ad alta pressione, per clienti dislocati in varie aree geografiche, in particolare Cina, Corea, Singapore e Norvegia.

Sicurezza, affidabilità e ridotta manutenzione

Le pompe criogeniche alternative VT-3 di Vanzetti Engineering, evoluzione del precedente modello VT-55, sono disponibili nelle versioni Simplex, Duplex, Triplex o Quintuplex, a seconda della portata richiesta, con una pressione massima di 420 bar. Il modello VT-3 rappresenta la soluzione ideale in termini di prestazioni, sicurezza, affidabilità e bassa necessità di manutenzione e può essere fornito su skid, con tutti gli accessori tra cui sensori, strumenti e valvole utili per un controllo sicuro e affidabile della pompa.

Hexagon PrimeScan, scanner ottici industriali

La linea di scanner ottici 3D PrimeScan di Hexagon è un’interessante soluzione entry-level per la digitalizzazione 3D precisa di componenti industriali

Come altri modelli di scanner a luce strutturata di Hexagon, PrimeScan si basa su una tecnologia di proiezione a frange con la massima intensità luminosa e la più alta qualità di proiezione. 

Lo scanner di area vanta una struttura estremamente compatta (è grande quanto un fogli A4) e peso inferiore ai quattro chilogrammi. La compattezza è associata a una distanza di lavoro ridotta ed entrambe fanno di PrimeScan un dispositivo ideale per la scansione semplice in aree applicative speciali, come su desktop o in pezzi piccoli e di difficile accesso in ambiente industriale. Il design compatto di PrimeScan lo rende adatto anche per l’utilizzo su robot.

Il proiettore particolarmente potente di PrimeScan permette la scansione di superfici lucide e nere senza necessità di pretrattamento, mentre i puntatori laser integrati dello scanner supportano un facile posizionamento dell’oggetto da misurare. Alcuni robot e accessori consentono sia la misura automatica che la facile acquisizione dei dati in volumi estesi.

A seconda della risoluzione e precisione richieste, PrimeScan può essere configurato con risoluzioni della fotocamera e campi di misura diversi. Lo scanner a luce bianca è disponibile in otto configurazioni fisse, che permettono di selezionare lo strumento ottimale per la particolare operazione di digitalizzazione.

Scansione a distanza ravvicinata
Distanza di lavoro ridotta, ideale per le applicazioni in ambienti piccoli.

Opzioni di configurazione
Varie configurazioni fisse per operazioni di misura diverse.

Scansione intelligente
La tecnologia Smart Data Capture permette un’acquisizione veloce e una risoluzione variabile.

Misura versatile
Cambio rapido e semplice dei campi di misura e configurazione del sistema modulare e scalabile.

Alta risoluzione
Massimo grado di precisione grazie ai sensori della fotocamera ad alta risoluzione.

Multi-superficie
Scansione di superfici lucide e nere senza necessità di pretrattamento.

Opzioni di misura
Compatibile con MI.Probe per la misura di aree al di fuori del campo visivo dello scanner.

Struttura portatile
Struttura compatta, di peso ridotto, ideale per l’impiego mobile

Pronto per l’automazione
Compatibile con tavole rotanti e rotobasculanti per misure semiautomatiche.

Combinazione con la serie DPA
Combinabile con sistemi di fotogrammetria della serie DPA per una maggiore precisione e capacità di misura di grandi volumi.

Plug-in software dedicati
Gli scanner a luce strutturata di Hexagon possono essere integrati con piattaforme software di terze parti per mezzo di plug-in dedicati realizzati  con le SLS SDK. Scoprite di più qui.

SCHUNK: Andrea Lolli è il nuovo Sales Manager Gripping Systems della filiale italiana

SCHUNK: Andrea Lolli è il nuovo Sales Manager Gripping Systems della filiale italiana

La filiale italiana di SCHUNK, leader di competenza per i sistemi di presa e per la tecnica di serraggio, è in continua crescita non solo economica, ma anche nello sviluppo dell’organico e delle proprie risorse

Con il motto “One team one familySCHUNK vuole da sempre esprimere attenzione e apprezzamento ai propri collaboratori: ogni individuo è una risorsa, e il termine famiglia non si riferisce solo ai membri della proprietà, bensì al team internazionale di colleghi e colleghe, che insieme contribuiscono a rendere il brand leader mondiale nell’industria meccanica e nell’automazione industriale.

SCHUNK Intec Italia conta oggi 40 dipendenti e, grazie a un grande lavoro di squadra, l’azienda non solo è uscita dalla crisi, ma ha chiuso il 2021 con un risultato record, superando i 24 milioni fatturato, in particolare trainato dalla divisione sistemi di presa.

Questa divisione è nata ed è stata guidata con dedizione fin dagli inizi da Riccardo Borghi, che, grazie alla sua passione per il mondo della robotica, ha posto le basi e strutturato con successo lo sviluppo del mercato italiano per i moduli di presa SCHUNK, diventando un riferimento di affidabilità e competenza per il settore e per le sue associazioni più rappresentative.

Oggi Riccardo Borghi, che ha festeggiato lo scorso anno con commozione 20 anni nel team, continua a gestire l’ufficio tecnico della divisione. Il crescente sviluppo del comparto ha però richiesto l’inserimento di nuova una figura strategica, quella dal Sales Manager, ruolo che è ricoperto dal 1° gennaio 2022 dall’Ing. Andrea Lolli.

Il nuovo ruolo prevede da un lato lo sviluppo delle politiche commerciali e di vendita guidando e coordinando un team di otto funzionari di zona, e dall’altro, l’implementazione di attività di business development in nuovi settori di punta per l’automazione industriale, il Life Science e l’e-mobility, su cui SCHUNK intende sviluppare competenze applicative specifiche ed eccellere come partner tecnologico.

“Dopo il risultato straordinario del 2021, proseguire il percorso con successo rappresenta una sfida e implica grande responsabilità”, afferma Andrea Lolli.

“È possibile affrontare questo traguardo guardando al futuro, investendo sulle persone e sul lavoro di squadra. Ringrazio per l’opportunità e la fiducia di tutto il team e dell’azienda, che mi ha sempre offerto sostegno e opportunità di crescita”.

IPACK-IMA e MindSphere World danno vita a IPACK-IMA Digital

L’evento propone un’importante novità: grazie alla collaborazione con MindSphere World, associazione che dal 2018 promuove tecnologie e servizi per l’Industrial Internet of Things, nasce infatti l’hub IPACK-IMA Digital

La transizione digitale è ciò che oggi definisce l’industria a livello globale: questo fenomeno, che sta trainando il settore verso l’innovazione tecnologica e le nuove forme di mercato, è la cornice entro cui le aziende di IPACK-IMA, coinvolte nella filiera produttiva – dal processo al confezionamento, dal design ai materiali innovativi, dall’etichettatura al fine linea, fino all’automazione – devono far riferimento per rendere la propria impresa competitiva.

Ecco perché IPACK-IMA ha scelto di collaborare con MindSphere World: per dare voce a un importante cambiamento e mettere a disposizione di professionisti e visitatori la visione di IPACK-IMA nell’ambito della trasformazione digitale, facendo conoscere casi applicativi che hanno ottenuto importanti successi grazie alle potenzialità strategiche dei dati.

MindSphere World offre la possibilità di entrare in un vero ecosistema che apre a collaborazioni proficue tra gli associati, permettendo a PMI e startup di proporsi sul mercato allo stesso livello dei big player internazionali.

Innovazione, sicurezza e collaborazione sono per MindSphere World le parole chiave che definiscono il rilancio dell’industria italiana.

A dimostrazione, l’associazione, insieme a IPACK-IMA, ha organizzato il programma Digital di questa edizione, raccogliendo l’interesse e la partecipazione attiva di 13 espositori OEM leader nell’innovazione digitale: Cavanna, Concetti, GEA, Goglio, Ilpra, IMA, IMS Technologies, Nadella, OCME, Partena, Robopac, Selematic, Stilmas.

Le aziende con focus di business nella digitalizzazione dei processi produttivi portano a IPACK-IMA la loro esperienza delle tecnologie IIoT attraverso le success stories e le soluzioni innovative di Engineering, Miraitek, Orchestra, RAM Elettronica, Siemens e 40Factory.

Momento di approfondimento del programma è costituito da tre tavole rotonde, ospitate nell’area eventi del padiglione 5, con un dibattito su temi dell’innovazione digitale per differenti business community.

Tre momenti dedicati rispettivamente a Pharma & Chemicals, Pasta, Bakery & Milling e Liquid Food & Beverage, con importanti ospiti rappresentanti di settore come Baxter, De Cecco e Coca-Cola.

Ogni tavola rotonda, introdotta da Maria Grazia Persico, Responsabile comunicazione di MindSphere World Italia, viene anticipata da un’overview di mercato commissionata alla startup innovativa NSA per fornire una visione completa del contesto oggetto del confronto.

“Avere accesso alle informazioni abilitanti in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, connettività, trasparenza e condivisione dei dati: la digitalizzazione è un potente vettore di innovazione nel settore del processing & packaging. Numerose applicazioni sono offerte dalle aziende del nostro settore che sono in grado di ottimizzare le prestazioni delle macchine, incrementare la produttività, evitare tempi di fermo inattesi ed offrire servizi di manutenzione predittiva”, afferma Rossano Bozzi, CEO di IPACK-IMA.

“Questo progetto, in collaborazione con MindSphere World, costituisce un’importante novità per IPACK-IMA e per tutti i visitatori della manifestazione che potranno apprezzare casi di successo presentati dagli espositori selezionati, nei propri stand e nei workshop che abbiamo organizzato per questa prima edizione di IPACK-IMA Digital”.

Suite Software: Tecnologia Edge AI nativa di MicroAI Factory

Micro-AI Factory

La suite software Edge AI nativa riduce il downtime e i costi, migliorando al contempo la qualità e fornendo una conoscenza approfondita della produttività di macchine e persone

MicroAI™, leader nel campo delle tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale (AI) distribuita localmente nei nodi periferici (Edge) e nel Machine Learning, ha reso disponibile MicroAI Factory.

Si tratta di una suite software dedicata all’industria manifatturiera che sfrutta l’edge AI per gestire i dati raccolti da sistemi e sensori installati in produzione, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza complessiva degli impianti (OEE), e abilitare l‘analisi del tempo ciclo in real time e la manutenzione predittiva.

Distribuito localmente attraverso un dispositivo di calcolo industriale collocato in produzione, MicroAI Factory interpreta i dati dai PLC e dai sensori installati sui macchinari e sui dispositivi indossabili all’interno di un sito produttivo.

Un motore AI nativo sviluppa automaticamente l’analisi del tempo ciclo e costruisce modelli comportamentali che forniscono una visione approfondita del funzionamento delle macchine e del comportamento umano.

Questa modellazione offre un’analisi in tempo reale delle prestazioni, della produttività e dei tempi di attività, rilevando al contempo le anomalie di funzionamento e generando allarmi, notifiche e programmando la manutenzione facendo riferimento a soglie preimpostate.

“MicroAI Factory migliora l’efficienza complessiva di macchinari e apparecchiature presenti in produzione, fornendo un’analisi olistica e in real time dei tempi ciclo e dello stato operativo delle macchine, e assicurando il rilevamento delle anomalie in modo da prevedere in anticipo potenziali guasti e problemi di prestazioni”, afferma Yasser Khan, CEO di MicroAI. “In definitiva, MicroAI Factory traghetta i processi produttivi facendoli passare da gestiti dall’uomo ad autogestiti”.

Philippe Cases, CEO di Topio Networks, catalizzatore di trend nell’ambito di Industria 4.0 e del mondo iperconnesso, aggiunge: “Oltre ad innovare i processi produttivi con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, MicroAI funziona in modo completamente trasparente, abbassando così il costo di proprietà in modo significativo per le applicazioni di manutenzione predittiva. Per quanto riguarda i software dedicati al manifatturiero, si tratta di una vera e propria innovazione”.

MicroAI Factory è distribuito nei nodi periferici di microdispositivi di calcolo ed è collegato ai PLC e ai sensori presenti all’interno di una fabbrica o di un impianto industriale. L’elaborazione, l’analisi e la storicizzazione dei dati avviene localmente, eliminando quindi le criticità legate alla sicurezza dei dati, alla latenza e all’affidabilità della connessione tipiche del cloud computing.

Un unico punto di comando e controllo è deputato a gestire l’intero traffico dei dati, mentre è possibile accedere a dashboard on-site tramite rete locale (LAN), o da remoto tramite Internet. I server possono essere collegati in rete tra più strutture per condividere informazioni senza mettere a rischio i dati. MicroAI Factory può essere installato come soluzione unica all’interno di un singolo sito produttivo, oppure in più siti che operano in modo indipendente ma aggregano le informazioni mantenendo l’integrità dei dati in ogni singolo sito.

MicroAI

Con sede a Dallas, Tx, MicroAI™ è un’azienda pioniera nello sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale (AI) e apprendimento automatico (Machine Learning) per uso locale (Edge). L’azienda sviluppa soluzioni di AI su misura per le macchine connesse, i dispositivi edge e le risorse critiche incorporando la sua tecnologia proprietaria di Edge AI nativa direttamente sui microcontrollori (MCU) e sui microprocessori (MPU) presenti negli endpoint. Ciò consente una modellazione AI accurata e specifica per il dispositivo che risponde ai requisiti di sicurezza informatica (cybersecurity) di nuova generazione, e assicura la manutenzione predittiva avanzata, l’ottimizzazione delle prestazioni IoT e miglioramenti significativi nell’efficienza complessiva degli impianti e delle linee produttive (OEE).

Per maggiori informazioni visitate www.micro.ai