IPACK-IMA e MindSphere World danno vita a IPACK-IMA Digital

L’evento propone un’importante novità: grazie alla collaborazione con MindSphere World, associazione che dal 2018 promuove tecnologie e servizi per l’Industrial Internet of Things, nasce infatti l’hub IPACK-IMA Digital

La transizione digitale è ciò che oggi definisce l’industria a livello globale: questo fenomeno, che sta trainando il settore verso l’innovazione tecnologica e le nuove forme di mercato, è la cornice entro cui le aziende di IPACK-IMA, coinvolte nella filiera produttiva – dal processo al confezionamento, dal design ai materiali innovativi, dall’etichettatura al fine linea, fino all’automazione – devono far riferimento per rendere la propria impresa competitiva.

Ecco perché IPACK-IMA ha scelto di collaborare con MindSphere World: per dare voce a un importante cambiamento e mettere a disposizione di professionisti e visitatori la visione di IPACK-IMA nell’ambito della trasformazione digitale, facendo conoscere casi applicativi che hanno ottenuto importanti successi grazie alle potenzialità strategiche dei dati.

MindSphere World offre la possibilità di entrare in un vero ecosistema che apre a collaborazioni proficue tra gli associati, permettendo a PMI e startup di proporsi sul mercato allo stesso livello dei big player internazionali.

Innovazione, sicurezza e collaborazione sono per MindSphere World le parole chiave che definiscono il rilancio dell’industria italiana.

A dimostrazione, l’associazione, insieme a IPACK-IMA, ha organizzato il programma Digital di questa edizione, raccogliendo l’interesse e la partecipazione attiva di 13 espositori OEM leader nell’innovazione digitale: Cavanna, Concetti, GEA, Goglio, Ilpra, IMA, IMS Technologies, Nadella, OCME, Partena, Robopac, Selematic, Stilmas.

Le aziende con focus di business nella digitalizzazione dei processi produttivi portano a IPACK-IMA la loro esperienza delle tecnologie IIoT attraverso le success stories e le soluzioni innovative di Engineering, Miraitek, Orchestra, RAM Elettronica, Siemens e 40Factory.

Momento di approfondimento del programma è costituito da tre tavole rotonde, ospitate nell’area eventi del padiglione 5, con un dibattito su temi dell’innovazione digitale per differenti business community.

Tre momenti dedicati rispettivamente a Pharma & Chemicals, Pasta, Bakery & Milling e Liquid Food & Beverage, con importanti ospiti rappresentanti di settore come Baxter, De Cecco e Coca-Cola.

Ogni tavola rotonda, introdotta da Maria Grazia Persico, Responsabile comunicazione di MindSphere World Italia, viene anticipata da un’overview di mercato commissionata alla startup innovativa NSA per fornire una visione completa del contesto oggetto del confronto.

“Avere accesso alle informazioni abilitanti in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, connettività, trasparenza e condivisione dei dati: la digitalizzazione è un potente vettore di innovazione nel settore del processing & packaging. Numerose applicazioni sono offerte dalle aziende del nostro settore che sono in grado di ottimizzare le prestazioni delle macchine, incrementare la produttività, evitare tempi di fermo inattesi ed offrire servizi di manutenzione predittiva”, afferma Rossano Bozzi, CEO di IPACK-IMA.

“Questo progetto, in collaborazione con MindSphere World, costituisce un’importante novità per IPACK-IMA e per tutti i visitatori della manifestazione che potranno apprezzare casi di successo presentati dagli espositori selezionati, nei propri stand e nei workshop che abbiamo organizzato per questa prima edizione di IPACK-IMA Digital”.

Suite Software: Tecnologia Edge AI nativa di MicroAI Factory

Micro-AI Factory

La suite software Edge AI nativa riduce il downtime e i costi, migliorando al contempo la qualità e fornendo una conoscenza approfondita della produttività di macchine e persone

MicroAI™, leader nel campo delle tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale (AI) distribuita localmente nei nodi periferici (Edge) e nel Machine Learning, ha reso disponibile MicroAI Factory.

Si tratta di una suite software dedicata all’industria manifatturiera che sfrutta l’edge AI per gestire i dati raccolti da sistemi e sensori installati in produzione, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza complessiva degli impianti (OEE), e abilitare l‘analisi del tempo ciclo in real time e la manutenzione predittiva.

Distribuito localmente attraverso un dispositivo di calcolo industriale collocato in produzione, MicroAI Factory interpreta i dati dai PLC e dai sensori installati sui macchinari e sui dispositivi indossabili all’interno di un sito produttivo.

Un motore AI nativo sviluppa automaticamente l’analisi del tempo ciclo e costruisce modelli comportamentali che forniscono una visione approfondita del funzionamento delle macchine e del comportamento umano.

Questa modellazione offre un’analisi in tempo reale delle prestazioni, della produttività e dei tempi di attività, rilevando al contempo le anomalie di funzionamento e generando allarmi, notifiche e programmando la manutenzione facendo riferimento a soglie preimpostate.

“MicroAI Factory migliora l’efficienza complessiva di macchinari e apparecchiature presenti in produzione, fornendo un’analisi olistica e in real time dei tempi ciclo e dello stato operativo delle macchine, e assicurando il rilevamento delle anomalie in modo da prevedere in anticipo potenziali guasti e problemi di prestazioni”, afferma Yasser Khan, CEO di MicroAI. “In definitiva, MicroAI Factory traghetta i processi produttivi facendoli passare da gestiti dall’uomo ad autogestiti”.

Philippe Cases, CEO di Topio Networks, catalizzatore di trend nell’ambito di Industria 4.0 e del mondo iperconnesso, aggiunge: “Oltre ad innovare i processi produttivi con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, MicroAI funziona in modo completamente trasparente, abbassando così il costo di proprietà in modo significativo per le applicazioni di manutenzione predittiva. Per quanto riguarda i software dedicati al manifatturiero, si tratta di una vera e propria innovazione”.

MicroAI Factory è distribuito nei nodi periferici di microdispositivi di calcolo ed è collegato ai PLC e ai sensori presenti all’interno di una fabbrica o di un impianto industriale. L’elaborazione, l’analisi e la storicizzazione dei dati avviene localmente, eliminando quindi le criticità legate alla sicurezza dei dati, alla latenza e all’affidabilità della connessione tipiche del cloud computing.

Un unico punto di comando e controllo è deputato a gestire l’intero traffico dei dati, mentre è possibile accedere a dashboard on-site tramite rete locale (LAN), o da remoto tramite Internet. I server possono essere collegati in rete tra più strutture per condividere informazioni senza mettere a rischio i dati. MicroAI Factory può essere installato come soluzione unica all’interno di un singolo sito produttivo, oppure in più siti che operano in modo indipendente ma aggregano le informazioni mantenendo l’integrità dei dati in ogni singolo sito.

MicroAI

Con sede a Dallas, Tx, MicroAI™ è un’azienda pioniera nello sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale (AI) e apprendimento automatico (Machine Learning) per uso locale (Edge). L’azienda sviluppa soluzioni di AI su misura per le macchine connesse, i dispositivi edge e le risorse critiche incorporando la sua tecnologia proprietaria di Edge AI nativa direttamente sui microcontrollori (MCU) e sui microprocessori (MPU) presenti negli endpoint. Ciò consente una modellazione AI accurata e specifica per il dispositivo che risponde ai requisiti di sicurezza informatica (cybersecurity) di nuova generazione, e assicura la manutenzione predittiva avanzata, l’ottimizzazione delle prestazioni IoT e miglioramenti significativi nell’efficienza complessiva degli impianti e delle linee produttive (OEE).

Per maggiori informazioni visitate www.micro.ai

Teledyne FLIR: termocamere ad alta velocità e ad alta risoluzione

Le nuove termocamere a onda media e lunga offrono funzionalità avanzate di registrazione, trigger e sincronizzazione per scienziati, ingegneri e ricercatori

Teledyne FLIR presenta oggi due famiglie di termocamere della Serie X, X858x e X698x, che offrono capacità di imaging termico ad alta velocità e alta risoluzione per la ricerca scientifica e applicazioni ingegneristiche nello spettro dell’infrarosso a onda media (MWIR) e a onda lunga (LWIR).

Le termocamere X858x e X698x offrono funzionalità avanzate di registrazione, trigger e sincronizzazione, inclusa la possibilità di regolare da remoto la messa a fuoco, migliorando la qualità dell’acquisizione dei dati termici, risparmiando tempo ed eliminando qualunque tipo di stress quando si opera in ambienti dinamici.

Gli utenti possono quindi trasferire senza problemi i dati dall’unità di memoria a stato solido integrata (SSD) a un computer per l’elaborazione e l’analisi, eseguite tramite FLIR Research Studio o FLIR Science Camera SDK. Questa esperienza semplificata consente agli utenti di accedere immediatamente a una copia locale dei dati, fornendo la revisione e l’analisi degli stessi in tempo reale. Le termocamere supportano anche registrazioni di lunga durata, limitate solo dalle dimensioni di un SSD standard e integrato. Tale funzione elimina la necessità di alcuni utenti di avere sistemi di registrazione dati ad alta velocità, risparmiando potenzialmente tempo e costi significativi in termini di hardware e integrazione aggiuntivi.

“Le nuove famiglie di termocamere X858x e X698x della Serie X sono i modelli più flessibili e ad alte prestazioni della gamma di termocamere scientifiche FLIR realizzate fino a oggi”, ha affermato Desmond Lamont, Global Business Development Manager di Teledyne FLIR. “Oltre a consentire un’acquisizione dei dati termici più precisa e comoda con il controllo programmatico dell’obiettivo, le termocamere includono la possibilità di registrare direttamente sull’SSD integrata, il che significa che gli utenti possono configurare rapidamente le proprie termocamere per registrare per lunghi periodi, senza la necessità di investire o integrare sistemi di registrazione basati sul frame grabber. Questa funzione aumenta notevolmente l’utilità delle termocamere della Serie X in cui l’acquisizione di dati su tempi più lunghi è fondamentale, e può far risparmiare all’utente decine di migliaia di dollari, oltre a offrire dimensioni e peso complessivamente inferiori per l’intero sistema”.

Ogni nuova termocamera include anche un ingresso trigger dedicato sul pannello posteriore e un nuovo ingresso Tri-level Sync, che fornisce un facile accesso a tutti i metodi di registrazione e sincronizzazione tra più unità e tipi di termocamera. Ciò offre una maggiore flessibilità per gli specifici requisiti di registrazione dell’utente. In combinazione con il supporto dell’obiettivo motorizzato, ogni modello include una ruota portafiltri integrata a quattro posizioni. La ruota può essere caricata con filtri a densità neutra o spettrali che migliorano ulteriormente la qualità della registrazione risparmiando tempo e riducendo lo stress, soprattutto quando la termocamera si trova in una posizione remota.

La famiglia di termocamere X858x MWIR e SLS LWIR è dotata di un sensore raffreddato con una risoluzione ad alta definizione (1280×1084) e un frame rate di 180 Hz, per acquisire delle immagini più raffinate con i relativi dati. Le termocamere X698x MWIR e SLS LWIR sono dotate di una risoluzione termica 640×512 con un frame rate superiore a 1 kHz, per acquisire eventi ad alta velocità in stop motion, sia in laboratorio che sul campo dove avvengono i test.

Per ulteriori informazioni, tra cui disponibilità locale, prezzi e opzioni di acquisto, visita il sito:

https://www.flir.com/instruments/science/next-generation-x-series.

Mobilità a idrogeno, partnership tra Eni e Air Liquide

Eni e Air Liquide hanno siglato una partnership per investire nello sviluppo delle infrastrutture necessarie a consentire l’espansione della mobilità a idrogeno in Italia

Obiettivo principale sarà quello di favorire lo sviluppo sostenibile di una estesa rete di stazioni di rifornimento di idrogeno in Italia.

La collaborazione includerà uno studio di fattibilità e sostenibilità per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno low-carbon e rinnovabile a supporto del mercato dei veicoli a celle a combustibile per la mobilità pesante e leggera.

“A inizio 2022 Eni aprirà la prima stazione di rifornimento idrogeno in Italia in ambito urbano a Mestre (Venezia), cui seguirà la seconda a San Donato Milanese.

Grazie all’accordo con Air Liquide, si rafforza la collaborazione tra operatori del settore per una ancora maggiore efficienza nel percorso verso la transizione energetica” afferma il direttore generale Energy Solution di Eni, Giuseppe Ricci. “Decarbonizzare il settore dei trasporti è un’importante sfida della transizione energetica.

L’implementazione di una rete di stazioni di rifornimento di idrogeno è una pietra miliare fondamentale lungo questo percorso” conclude Pascal Vinet, senior vice president e membro del Comitato Esecutivo del Gruppo Air Liquide.

Control Tecniques, sicurezza integrata

Gli ingegneri di Control Tecniques, si impegnano molto nella fase di sviluppo dei prodotti per assicurarsi che siano il più sicuri possibile per il cliente

La sicurezza integrata è il nuovo paradigma della progettazione dei sistemi. I moderni processi industriali devono affrontare una sfida significativa: la costante richiesta di una maggiore produttività delle macchine e la parallela necessità di ridurre i punti di guasto, il tutto garantendo la salute e la sicurezza degli operatori umani.

La modernizzazione della progettazione del sistema, sostituendo i tradizionali componenti di sicurezza con le capacità dell’ultima generazione di azionamenti a velocità variabile, è il nuovo standard in tutti i settori per aumentare l’efficienza e la disponibilità.

Le soluzioni di sicurezza integrate di Control Techniques offrono la massima flessibilità nella progettazione funzionale e nella scelta dei componenti e dei protocolli da integrare.

Unidrive e Digitax offrono due ingressi Safe Torque Off (STO) integrati, certificati SIL3 / PLe, fornendo una soluzione elegante e più affidabile rispetto ai tradizionali contattori per motori.

Le opzioni di sicurezza MiS210 e MiS250 estendono l’STO integrato con la possibilità di monitorare e/o limitare l’ambito del movimento in modo sicuro. La sicurezza integrata negli azionamenti semplifica l’architettura di sicurezza funzionale, rendendola una soluzione conveniente, ad alte prestazioni e flessibile per i clienti.

SEMPLICE, CONVENIENTE E FUNZIONALE

La sicurezza integrata supporta il decentramento delle funzioni di sicurezza del movimento per una macchina apportando numerosi vantaggi. Riduce la complessità, i tempi di progettazione e cablaggio, è facile da mettere in servizio e agisce rapidamente. Ciò riduce di conseguenza i costi complessivi per il cliente.

Inoltre, un STO integrato interrompe in modo sicuro la coppia al motore senza la necessità di contattori esterni.

L’aggiunta di un’opzione di sicurezza MiS2x0 consente un sofisticato monitoraggio del movimento direttamente sull’azionamento utilizzando l’encoder motore esistente.

PRESTAZIONI SENZA COMPROMESSI

Quando si proteggono persone e attrezzature dai pericoli, il tempo è fondamentale. La sicurezza integrata offre tempi di reazione più rapidi, grazie all’accoppiamento ravvicinato delle funzioni di sicurezza e dell’azionamento.

Tutte le funzioni di sicurezza integrate di Control Techniques sono certificate esternamente per la categoria di controllo SIL 3 e il livello di prestazione PLe.

SOLUZIONE DI SICUREZZA FLESSIBILE

Con una soluzione di sicurezza integrata di Control Techniques, il cliente ottiene la massima flessibilità nella progettazione funzionale e nella scelta dei componenti e dei protocolli da integrare.

Le opzioni MiS210 e MiS250 supportano diversi protocolli encoder su un massimo di 4 canali diversi collegati all’azionamento. Le funzioni di sicurezza del movimento integrate supportano più istanze e sono disponibili anche blocchi logici sicuri per consentire l’implementazione di catene di sicurezza complesse.

Il controllo e il monitoraggio delle funzioni e il trasferimento dei valori di posizione e velocità sicuri sono disponibili sui principali bus di campo di sicurezza: CIP Safety e Safety over EtherCAT (FSoE).

PIÙ SICUREZZA. MENO CABLAGGIO

La sicurezza della rete consente di implementare configurazioni di sicurezza complesse con un cablaggio minimo e senza modificare la topologia di rete esistente.

Le opzioni di sicurezza MiS supportano tutti i principali standard di settore per una facile integrazione in qualsiasi architettura di automazione. Il supporto per il protocollo Safe EnDat riduce ulteriori costi richiedendo meno cablaggi e la necessità di dispositivi di feedback aggiuntivi.

Lo strumento gratuito Connect PC è l’hub per la messa in servizio, l’ottimizzazione e il monitoraggio delle prestazioni dell’azionamento e del sistema, consentendo ai clienti di gestire facilmente la sicurezza integrata tramite la porta di comunicazione integrata dell’azionamento.


About Control Tecniques

Control Techniques, una società Nidec, è lo specialista globale di azionamenti con una lunga storia imprenditoriale. Più recentemente, abbiamo il supporto di una grande società madre internazionale, Nidec, e dei suoi altri marchi. Siamo uno sfidante con un grande nome nel settore degli azionamenti. Siamo orgogliosi del servizio che forniamo, non solo da Newtown in Galles, ma anche dalla nostra rete di 45 centri di guida in tutto il mondo. Siamo ossessionati dalla guida e la nostra ambizione ci spinge a essere il punto di riferimento per le unità.

Per ulteriori informazioni, visitare www.ControlTechniques.com

Industria Chimica leader in sostenibilità ambientale

Migliorano tutti i parametri di sostenibilità ambientale.
Lamberti: i giovani studino la chimica per essere protagonisti dello sviluppo sostenibile


Le imprese chimiche in Italia hanno adottato in modo molto efficace i protocolli anti Covid-19: nel 2020 i contagi hanno pesato solo per il 4,6% sul totale degli infortuni nei luoghi di lavoro. In generale, il settore è comunque tra quelli con la più bassa incidenza di infortuni rispetto alle ore lavorate (8,4 per milione ore), migliore del 35% rispetto alla media manifatturiera (12,9 per milione ore). 

Anche nell’anno della pandemia la Chimica conferma la sua posizione di leadership in termini di sicurezza dei lavoratori e, in generale, di sostenibilità.  Lo rileva il 27° Rapporto annuale Responsible Care®, il Programma mondiale volontario di promozione dello sviluppo sostenibile dell’industria chimica, gestito in Italia da Federchimica, presentato oggi.

“Sono dati estremamente significativi, considerato che i nostri impianti hanno lavorato senza sosta durante il lockdown, garantendo al tempo stesso la fornitura di prodotti essenziali per la gestione dell’emergenza sanitaria e per la nostra vita quotidiana e i massimi livelli di protezione dei dipendenti contro il contagio da Covid-19”  ha osservato Paolo Lamberti, Presidente di Federchimica.

“L’impegno dell’Industria chimica  su questo fronte è testimoniato anche dalla proficua collaborazione tra INAIL e Federchimica, che prosegue da 15 anni: il più recente Protocollo, sottoscritto a fine 2019, sta portando risultati estremamente significativi. Federchimica ribadisce il massimo impegno per sviluppare iniziative condivise per supportare le imprese, che, pur messe a dura prova in questi mesi di drammatica emergenza, penso si siano dimostrate all’altezza”. 

Nel complicato contesto della pandemia il settore ha comunque migliorato le prestazioni, già ottime, rispetto a tutti gli indicatori di sostenibilità ambientale: i gas serra si sono ridotti del 62% e l’efficienza energetica è migliorata del 48% rispetto al 1990. Risultati rilevanti, già in linea con gli obiettivi dell’Unione europea al 2030. 

Sempre rispetto al 1990 le emissioni in atmosfera sono diminuite in media di oltre il 95% grazie a miglioramenti di processo e prodotto e a nuove tecnologie per la loro riduzione.
Migliora anche la gestione dei rifiuti: il riciclo è la prima modalità di trattamento ed equivale a quasi il 30% del totale. 

“Sono moltissime le innovazioni tecnologiche che il nostro settore è in grado di fornire per rendere più sostenibili i processi produttivi e i prodotti stessi, con un effetto virtuoso lungo tutte le filiere a valle. Penso al riciclo chimico, inserito nel PNRR come tecnologia strategica per valorizzare le materie plastiche, riutilizzandole” ha ricordato Lamberti.
“È solo uno tra i tanti esempi di come la chimica è, e sarà sempre più, portatrice di soluzioni alle sfide della transizione ecologica e del cambiamento climatico, interpretando le istanze ambientali con serietà e concretezza e andando oltre slogan semplicistici.

I giovani, che stanno dimostrando di avere giustamente a cuore il futuro del Pianeta, dovrebbero considerare percorsi di studio e professionali nella chimica per essere realmente protagonisti del cambiamento, lavorando a favore di una sostenibilità che contempli, oltre alla tutela ambientale, anche lo sviluppo sociale ed economico”. 

Alla manifestazione di presentazione del 27° Rapporto annuale Responsible Care® sono intervenuti: Franco Bettoni, Presidente INAIL; Raffaele Cattaneo, Assessore all’Ambiente e Clima Regione Lombardia; Paolo Pirani, Segretario Generale UILTEC – UIL, in rappresentanza di tutte le Organizzazioni Sindacali.; Filippo Servalli, Presidente Programma Responsible Care Federchimica.

Nel corso dell’evento è stato anche assegnato anche il Premio Responsible Care 2020. 

HANNO VINTO IL PREMIO RESPONSIBLE CARE 2020:

COSMOSOL S.r.l.

Per le innovazioni allo sviluppo di deodoranti aerosol sicuri ed eco-compatibili tramite:

  • la sostituzione dei sali di alluminio dalle formulazioni con  eliminazione del rischio di possibili dermatiti nei soggetti allergici;
  • l’utilizzo dell’azoto come propellente, che rende il prodotto non infiammabile e permette di ridurre drasticamente l’emissione di COV in ambiente domestico, nonché l’utilizzo di bombolette di alluminio di  minori dimensioni e quindi un minore utilizzo di materia prima, una migliore impronta di carbonio durante le fasi di produzione e trasporto, nonché una riduzione della produzione di rifiuti.

L’invenzione di Cosmosol è oggetto di richiesta di brevetto.

L.MANETTI-H.ROBERTS S.p.A 

Per lo sviluppo di packaging sostenibile in ottica di economia circolare di un’ampia gamma di prodotti cosmetici perseguendo obiettivi di riduzione complessiva dell’impatto ambientale e di maggiore circolarità degli imballaggi.
I principali risultati ottenuti hanno riguardato:

  • l’ottimizzazione e la riduzione del peso dell’imballaggio e, conseguentemente, la diminuzione delle materie prime utilizzate;
  • l’utilizzo di imballi prodotti con materie prime riciclate o provenienti da fonti rinnovabili;
  • l’impiego di packaging riciclabili.

L’attività sulla sostenibilità ambientale degli imballaggi si inserisce in un approccio di eco-design a 360° che comprende anche lo sviluppo di formulazioni sempre più eco-compatibili e sicure per il consumatore.
       

SOL S.p.A. 

Per l’applicazione del Protocollo Behaviour Based Safety alle operazioni di verifica pre-riempimento bombole.
SOL ha investito in salute e sicurezza nei luoghi di lavoro portando a compimento un progetto che consiste nell’applicazione del protocollo B-BS (Behaviour based Safety) alle operazioni di verifica pre-riempimento bombole in 37 unità del Gruppo SOL in cui si effettuano operazioni di riempimento di bombole e pacchi di bombole.
In particolare, è stato applicato il protocollo B-BS alle operazioni di verifica pre-riempimento bombole (ad es. controllo filettatura connessioni, controllo stato O-Ring). Sono state inoltre osservate le modalità di movimentazione manuale dei recipienti e l’utilizzo di DPI per la fase di riempimento. 
L’obiettivo principale, ossia  quello di ridurre gli infortuni e gli incidenti, è stato raggiunto attraverso l’analisi e l’eliminazione dei comportamenti non sicuri dei lavoratori, che si sono ridotti considerevolmente durante il periodo di osservazione.

Federchimica riconferma Paolo Lamberti alla Presidenza per il prossimo biennio

Il settore della CHIMICA, essenziale durante l’emergenza Covid, chiuderà il 2021 con pieno recupero dei livelli pre-crisi (+ 8,5%) con previsioni di crescita (+3%) nel 2022

L’Assemblea di Federchimica riconferma Paolo Lamberti alla Presidenza
 per il prossimo biennio e descrive un settore dimostratosi essenziale, anche per affrontare la pandemia. “Le Istituzioni, il Legislatore, le Imprese a valle e i Consumatori hanno compreso, in modo tangibile, come sarebbe il mondo senza la Chimica e i suoi prodotti – ha dichiarato Lamberti.

“Per perseguire concretamente la transizione ecologica è ora il momento di far evidenziare con chiarezza il ruolo chiave della Chimica, con le sue tante soluzioni tecnologiche per contrastare il cambiamento climatico e la scarsità delle risorse, senza sacrificare il benessere. Penso ad esempio alle tecnologie innovative per l’efficienza energetica degli edifici, per una mobilità ecosostenibile, per il riciclo chimico, per il riutilizzo della CO2 e per l’idrogeno pulito”.

“Ma serve concretezza: a garanzia della continuità e della ricerca e sviluppo, fino a quando l’innovazione non sarà sviluppata in modo sufficiente alle esigenze di mercato, vanno evitati atteggiamenti inutilmente punitivi nei confronti dei prodotti o processi di precedente generazione,”.

L’industria chimica in Italia – oltre 2.800 imprese e 3.300 insediamenti attivi sul territorio – è il terzo produttore europeo e il sesto settore industriale del Paese;  impiega direttamente 111 mila addetti, oltre 270 mila considerando l’indotto.La rapida ripartenza della produzione consentirà di chiudere il 2021 con pieno recupero dei livelli pre-crisi, con un incremento della produzione pari all’8,5%, che ripianerà le perdite del 2020 (-7,7%) superando, già nell’anno in corso, il fatturato pre-pandemia (56 miliardi nel 2019). Determinante il traino dell’export (+8,7% in valore nei primi sette mesi rispetto allo stesso periodo del 2019).

Pur con l’incognita delle elevate criticità relative a disponibilità e costi di numerose materie prime e all’aggravarsi delle tensioni sul fronte energetico, la  ripresa potrà consolidarsi nel2022, con una previsione del +3,0%.

“E’ essenziale però – ha sottolineato Lamberti – che la ripresa sia accompagnata da una solida prospettiva di attuazione del PNRR e da provvedimenti specifici, a sostegno di un  settore che ha le caratteristiche per essere trainante nella ripresa.

“La nostra Industria ha tutti i requisiti per affrontare le sfide future: in tema di sostenibilità, ambientale, sociale ed economica, le nostre aziende sono già in linea con gli obiettivi UE sui cambiamenti climatici al 2030 e hanno più che dimezzato, in meno di 30 anni, le emissioni di gas serra.
“Quanto alle Relazioni Industriali – oggi più che mai  fattore strategico per una ripresa stabile, equa e duratura – la Chimica è considerata un modello:  grazie al dialogo costruttivo e  alla credibilità tra le Parti, consolidata nel tempo e fondata su scelte coerenti e realistiche, i rinnovi contrattuali di settore sono sempre stati sottoscritti entro la scadenza e senza un’ora di sciopero.

“Con la costituzione del Tavolo per la Chimica,il Governo ha dimostrato attenzione e riconoscimento del ruolo della nostra Industria – ha proseguito Lamberti. “In un documento congiunto, predisposto con le Parti sindacali, abbiamo ribadito le nostre priorità:

  • la semplificazione normativa e amministrativa: è prioritario garantire tempi certi e compatibili con le logiche di mercato alle autorizzazioni per i nuovi impianti o loro ampiamenti, i nuovi prodotti o per il riutilizzo dei rifiuti.  Semplificare le norme e rendere più efficiente la Pubblica Amministrazione è un fattore strategico di competitività: oggi è inaccettabile attendere due/tre anni per un’Autorizzazione Integrata Ambientale, quando negli altri Paesi della UE la si ottiene in pochi mesi.
  • il supporto alla transizione ecologica: va riconosciuto il ruolo della chimica come infrastruttura tecnologica. Il PNRR valorizza alcuni importanti ambiti del nostro settore, come il riciclo chimico delle plastiche e l’idrogeno, ma permangono incertezze su provvedimenti inutili e dannosi, come la Plastic Tax.
  • la riduzione dei costi dell’energia:  per i settori  energy intensive come la chimica i costi elevati sono molto penalizzanti.  Sono necessarie nuove infrastrutture  e normative di bilanciamento a livello europeo dei costi di trasmissione del gas naturale, che sarà il vettore energetico della transizione. Serve anche una riforma del mercato elettrico nazionale che faciliti l’introduzione delle fonti rinnovabili. Infine, anche in Italia va finalmente introdotta la compensazione dei “costi indiretti” legati al pagamento dei permessi per le  emissioni di CO2 nella generazione elettrica. Anche su questo aspetto il divario di competitività rispetto agli altri produttori europei è insostenibile.

“Ci auguriamo – ha concluso Lamberti – che prosegua efficacemente l’interlocuzione col Ministero dello Sviluppo Economico e con tutti i Dicasteri competenti per sciogliere, al più presto, i nodi che ostacolano lo sviluppo di un settore trainante per tutta la nostra economia. E che avrà modo, anche in questa fase cruciale per lo sviluppo del Paese, di dimostrarsi ancor più  componente essenziale ”.

Cybersecurity industriale, dalla teoria alla pratica

La fabbrica 4.0 è una fabbrica connessa: al proprio interno e nell’ambito di ecosistemi sempre più globali vigila la cybersecurity industriale

Anche nel mondo industriale, infatti, milioni di dispositivi permettono oggi di condividere e scambiare informazioni, grazie all’avvento di tecnologie come l’Internet of Things e la Big Data Analytics.

Tutto ciò ha indubbi benefici in termini di aumento della produttività, ad esempio attraverso la riduzione di fermi macchina per mezzo della manutenzione predittiva, ma proprio questo interscambio a ogni livello ha portato anche alla necessità di elaborare strategie puntuali per garantire la sicurezza delle reti (Cybersecurity), la protezione dell’integrità dei dati e la disponibilità degli impianti.

La cybersecurity industriale non è solo un problema IT

Molto spesso, la sicurezza aziendale è demandata solo all’IT, mentre proteggere la rete di fabbrica è fondamentale: le macchine sono ormai connesse in rete per permettere agli operatori di intervenire anche da remoto, e le stesse fabbriche, come si è detto, sono fonte di grandi quantità di dati ed informazioni da acquisire e analizzare.

Non è tuttavia possibile trasferire alle reti di automazione i concetti di sicurezza tipici dell’IT, proprio per la specificità dell’ambito OT. Nei contesti OT, ad esempio, le misure di protezione non devono essere in conflitto con l’operatività dei protocolli real-time, oppure occorre evitare che la Vpn creata per la teleassistenza rappresenti un varco per il passaggio all’impianto di eventuali malware presenti sul pc del manutentore.

Anche le porte Usb presenti sui pc industriali, tipicamente sprovvisti di antivirus per non rallentare l’operatività, possono rappresentare un potenziale pericolo.

MISURATORE CLAMP-ON FLUXUS F/G831, ITAL CONTROL METERS

L’ultima evoluzione del misuratore clamp-on di FLEXIM per liquidi, gas e vapore con certificazione ATEX/IECEx per zona 1

Nell’ultimo ventennio FLEXIM, ( https://www.flexim.com/en) distribuita in Italia da Ital Control Meters (https://www.italcontrol.it/ ) ha conquistato la leadership tecnologica mondiale nel campo dei misuratori di portata oramai comunemente definiti “clamp-on”.

Strumentazione indirizzata al controllo, regolazione, contabilizzazione ed analisi di processi industriali. Fornitura di misuratori di portata, misuratori di livello, analizzatori di liquidi, analizzatori di gas e misuratori di concentrazione polveri. Questa è un’applicazione importantissima nell’ambito dell’attività di Ital Control Meters.

Sono strumenti accurati ed affidabili che consentono di misurare qualsiasi fluido, sia esso un liquido, un gas o anche vapore in tubazioni di ogni dimensione (da 6 mm fino a misure praticamente illimitate) completamente dall’esterno, quindi senza alcun contatto con il fluido in transito. Ciò significa in primo luogo sicurezza, per le persone e per l’ambiente, ma anche flessibilità operativa, nessuna deriva nel tempo e manutenzione pressoché nulla.

Per le applicazioni in ambienti pericolosi, FLEXIM ha recentemente presentato l’ultima sua evoluzione tecnica, il FLUXUS F/G831 certificato per operare in “zona 1” secondo le norme ATEX/IECEx, quindi senza alcuna limitazione di impiego in zone a rischio di esplosività, che va ad affiancare il “fratello” FLUXUS F/G721 certificato invece per la “zona 2” ATEX/IECEx.

E’uno strumento che garantisce l’applicabilità in ogni condizione di esercizio, senza limitazioni di aggressività chimica del fluido o di pressione e anche di temperatura (trasduttori per temperature da -190°C fino a +630°C).  

Inoltre, garantisce misure stabili ed affidabili anche in condizione di particolare turbolenza e nel caso di fluidi non omogenei: liquidi con solidi e/o gas sospesi oppure anche gas con percentuali consistenti di liquidi sospesi.  

L’interfaccia verso l’utente è di eccezionale flessibilità, con qualsiasi protocollo bidirezionale di comunicazione (Modbus, Profibus, Fieldbus, Hart, …) inclusa la parametrizzazione e l’analisi diagnostica anche con connettività wireless.

FLUXUS F/G831 rappresenta lo stato dell’arte per la tecnica di misura della portata clamp-on in ambiente ATEX/IECEx, non solo per qualsiasi liquido, ma anche per ogni tipo di gas e per il vapore anche ad elevata pressione.

 https://www.italcontrol.it/ 

REFRIGERA 2021 apre i battenti oggi a Bologna Fiere

 

 

Dal 3 al 5 novembre 2021 i protagonisti dell’intera filiera della refrigerazione si danno appuntamento al polo fieristico di Bologna Fiere per la seconda edizione di REFRIGERA, la fiera dedicata alla refrigerazione industriale, commerciale e logistica

Prima fiera europea di settore a tornare in presenza nel 2021, REFRIGERA si pone come punto di ripartenza e di rilancio del mondo della refrigerazione, grazie anche alla qualifica di manifestazione internazionale (dati statistici certificati da ISFCert – ente accreditato Accredia).

 L’evento riunisce a Bologna Fiere non solo tutti gli operatori specializzati ma anche il mondo della produzione, della distribuzione, i tecnici e i progettisti dei settori del food retail e della GDO, delle industrie alimentari, farmaceutiche, dei trasporti, della logistica, e dell’industria in generale, offrendo così una preziosa occasione di crescita professionale e di incontro tra frigoristi e il resto della filiera che consentirà di sviluppare un proficuo “networking” finalmente in presenza e di toccare con mano le novità e il meglio della produzione di settore. 

Oltre alla parte espositiva, con 150 espositori già confermati, REFRIGERA 2021 propone un fitto programma di convegni, workshop ed eventi formativi di altissimo livello che permetteranno alle migliaia di visitatori di aggiornarsi sui temi centrali e d’avanguardia per il settore, sulle nuove tecnologie, sulle ultime normative e sulle tendenze di sviluppo del mercato: le nuove frontiere nel trasporto refrigerato, l’ultrafreddo nel food e nel pharma, le connessioni tra ICT, digital innovation e refrigerazione, la questione ormai imprescindibile per qualunque settore produttivo della sostenibilità e dell’efficienza energetica, sono solo alcuni dei temi che saranno approfonditi a REFRIGERA 2021.

Dal 3 al 5 novembre a Bologna Fiere, REFRIGERA 2021 rappresenterà quindi un’occasione di business, incontro e formazione imperdibile per tutte le figure del settore, e sarà organizzata garantendo le migliori condizioni sanitarie e logistiche, in modo da offrire il più alto grado di soddisfazione, visibilità e sicurezza per espositori e visitatori.

REFRIGERA 2021 è un evento organizzato da A151 srl in collaborazione con le più importanti associazioni di settore, quali Assofrigoristi, Area, Asercom, ATF-Associazione Tecnici del Freddo, Centro Studi Galileo, Frigoristi Datoriale, OITA, etc.