L’edge computing, tecnologia chiave per Stratus Technologies

Le aziende di produzione stanno implementando l’edge computing come tecnologia chiave, per soluzioni semplici, protette e autonome per accelerare la modernizzazione delle infrastrutture IT ed essere competitive e pronte per il futuro

Più il mondo industriale diventa connesso e digitalizzato, più il software acquisisce un peso nel determinare il successo a livello operativo.

Indipendentemente dal fatto che si parli di monitoraggio della produzione o di raccolta di dati per analisi approfondite, l’innovazione e l’efficienza dipendono, in larga misura, dalla combinazione di automazione e software.

Negli ambienti industriali la potenza di calcolo locale, l’edge computing, sta diventando sempre più determinante, e ciò costringe le aziende ad aggiornare l’infrastruttura per supportare le iniziative di smart manufacturing.

I nuovi tipi di infrastrutture edge e la nuova tipologia di edge computing offrono affidabilità, potenza di elaborazione e facilità di gestione in ambito produttivo (OT) oltre alla trasformazione di dati in informazioni fruibili.

L’implementazione del software e la connessione dei dati richiedono la vicinanza di risorse informatiche
adeguate all’esecuzione del software e alla raccolta, archiviazione e analisi dei dati.

Le moderne piattaforme di edge computing che soddisfano i requisiti OT offrono funzionalità fault tolerance integrate, monitoraggio proattivo dello stato di salute e facilità di manutenzione da parte del personale OT e IT, senza che ciò richieda competenze o strumenti particolari.


Tre modi in cui l’edge computing è fondamentale per la trasformazione

Molte aziende dispongono di un’infrastruttura di calcolo in fase di obsolescenza.

Tuttavia, per i team è sempre difficile finanziare un nuovo hardware, dare priorità al supporto IT e programmare downtime pianificati per effettuare gli aggiornamenti. In generale viene adottato l’approccio pragmatico che si risolve
nel trovare qualche rimedio al problema, sempre che non ci si trovi in presenza di un guasto.


Arriva, però, un momento in cui i sistemi operativi, le applicazioni e l’hardware obsoleti non vengono più
supportati e di conseguenza gli utenti rimangono intrappolati in un insostenibile ciclo alternato di guasti e
riparazioni.


La modernizzazione dell’edge computing comporta:


• Affidabilità, sicurezza- In qualsiasi ambiente industriale, la disponibilità delle macchine è fondamentale
per il successo operativo e vanno considerati anche indicatori importanti come l’OEE, (efficienza
complessiva delle apparecchiature).

Le piattaforme di edge computing possono offrire funzionalità di fault tolerance integrate per far girare le applicazioni senza rischi di downtime o perdita di dati.

Questa affidabilità a livello di operatività è fondamentale per i settori regolamentati al fine di evitare interruzioni
o perdite di prodotto. Così come è essenziale per la conformità e gli audit, dove la perdita di dati o
l’introduzione di nuovi hardware possono richiedere nuove procedure di validazione o la necessità di
dover produrre una significativa documentazione.

La fault tolerance è disponibile, pronta all’uso, trasparente alle applicazioni in esecuzione e non richiede scripting aggiuntivi. Anche la cybersecurity va tenuta in massima considerazione nell’OT, e rappresenta, forse, uno dei motivi di maggior preoccupazione per i team dell’IT quando pensano all’ambiente OT.

L’edge computing costituisce per i team IT un punto di approdo nel mondo OT a garanzia della cybersecurity e della piena visibilità delle risorse OT collegate in rete.

Modernizzare l’infrastruttura di edge computing significa anche poter disporre delle patch e aggiornamenti più recenti.

Un tipico approccio all’edge computing prevede una combinazione di sicurezza integrata, come quella di Microsoft Windows e l’esecuzione di applicazioni di fornitori come Claroty, Dragos, Xage e Palo Alto Networks.


• Riduzione dell’ingombro: le aziende hanno la necessità di implementare software industriale e
piattaforme di calcolo con la potenza e le prestazioni necessarie per gestire grandi volumi di dati in tempo
reale.

Le piattaforme di edge computing soddisfano i requisiti dell’ambiente OT: sono fisicamente e
potenzialmente protette e validate per eseguire software HMI SCADA e DCS di AVEVA, Inductive
Automation, Rockwell Automation e altri.

Le moderne piattaforme di edge computing soddisfano questi requisiti e fungono da collegamento tra i PLC e gli SCADA, così come con i sistemi di livello superiore come quelli di esecuzione della produzione (MES) e gli strumenti di asset performance management (APM) per il condition monitoring e la manutenzione predittiva. I team OT possono implementare piattaforme di edge computing, con funzionalità di fault tolerance integrate, per virtualizzare applicazioni e consolidare più server e IPC in un’unica piattaforma e, contemporaneamente, far girare applicazioni
software. In tal modo si riducono notevolmente la complessità e la gestione oltre che l’ingombro e i costi.
Per semplificarne la gestibilità le piattaforme di edge computing possono essere monitorate da remoto
e aggiornate.
• Convergenza OT/IT – I team OT e IT che lavorano a stretto contatto con i system integrator segnalano,
soprattutto negli ultimi cinque anni, un aumento di questa interazione. Tuttavia, la scarsa presenza del
personale IT e il loro accesso limitato alle sedi OT continuano a creare pressione al personale OT che si
trova a dover svolgere mansioni IT per supportare e manutenere la propria infrastruttura informatica.
È importante notare che l’implementazione di nuove piattaforme di edge computing finalizzata
all’aggiornamento dell’infrastruttura può mettere sia l’OT che l’IT su una strada che porta a obiettivi condivisi
per ciò che concerne disponibilità e sicurezza della tecnologia. Inoltre, le piattaforme di edge computing
consentono ai team OT di eseguire il software industriale di cui hanno bisogno, fornendo ai team IT un luogo
familiare in cui operare in ambiente OT.
Sebbene lo scenario generale sia quello della digital transformation, nella pratica questo percorso avviene in
modo incrementale e le iniziative di modernizzazione con l’edge computing offrono l’opportunità di costruire
solide basi per la crescita.

E’ possibile trasformare rapidamente l’infrastruttura con implementazioni che richiedono poche ore anziché giorni, utilizzando architetture edge hardware e software pre-validate per garantire prestazioni affidabili e ripetibilità.

ITAL CONTROL METERS: MONITORAGGIO POLVERI IN AMBIENTI DI LAVORO

Come monitorare in modo accurato e continuo le particelle respirabili sospese nell’aria? Negli ambienti industriali sono presenti particelle di carbone, polvere di silice e polveri da costruzione anche in presenza di carichi pesanti, polveri di legno, tutte molto dannose per la salute dell’uomo, ecco perché il monitoraggio polveri in ambiente di lavoro è basilare

Polveri dal diametro di 10 micron sono inalabili, si depositano lungo le vie respiratorie, quelle di diametro 2,5 micron sono addirittura respirabili, quindi possono penetrare nei polmoni fino ad accumularsi nel sangue e raggiungere varie parti del nostro organismo, è quindi necessario un monitoraggio polveri efficace e accurato per poter prevenire conseguenze sulla salute umana assai dannose.

In questo modo oltre a problemi di tipo respiratorio possono verificarsi problemi anche in altri tessuti del corpo umano.

Oltre alle problematiche più urgenti legate alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, si aggiungono i danni che l’accumulo di polveri può causare al funzionamento delle apparecchiature e delle macchine presenti in ambienti industriali, provocando surriscaldamento, attriti, intasamento, depositi.

I campionamenti manuali sporadici non bastano. 

La tecnologia oggi ci consente di misurare la quantità di polveri presenti in un ambiente e dare immediata segnalazione qualora tale quantità superi quella consentita. Monitoraggio polveri in ambienti di lavoro.

AIR-XD è una centralina compatta di nuova generazione che consente di ottenere informazioni affidabili, continuative ed in tempo reale relative alla concentrazione totale (TSP) delle polveri sottili nell’ambiente ed anche alla loro classificazione dimensionale (PM).

AIR-XD è un contatore ottico di particelle ad elevate prestazioni basato sulla tecnica rifrattometrica: è in grado di garantire un’accuratezza del +/- 5%, raggiungibile solo in laboratorio, ma soprattutto è un sistema autonomo con un’esigenza minima di manutenzione, dove ad esempio sono stati eliminati componenti quali filtri e pompa (sostituiti da un sistema di convezione naturale a portata autoregolata).

Display e tastiera a bordo ne semplificano la programmazione; il sistema funzionalmente autonomo fornisce la visualizzazione locale della concentrazione e della tipologia delle polveri con uscite analogiche e digitali; inoltre un data-logger memorizza analisi, eventi e diagnostica scaricabili su PC per archiviazione o analisi di dettaglio a posteriori.

AIR-XD trova applicazioni ideali nell’industria dei metalli, in quella dei minerali e comunque ovunque ci siano polveri sottili nell’aria ambiente dovute a trasporto, movimentazione o lavorazione.

emissioni, monitoraggio ambienti di lavoro, polverimetro, sicurezza

Links utili:

https://www.italcontrol.it/prodotti/concentrazione-polveri/trolex-air-xd/

https://www.italcontrol.it/media/1732/trolex_air-xd_feb19.pdf

https://www.trolex.com/dust-monitoring

Turck Banner: nuovi sensori radar IO-Link

sensore radar

Turck Banner Italia, tra i principali fornitori di sensoristica, illuminatori e segnalatori industriali, sistemi bus e sicurezza, ha presentato la nuova famiglia di nuovi sensori radar compatibili con IO-Link della serie LRS

La nuova famiglia di nuovi sensori radar va a completare il portafoglio delle soluzioni per la misura dei livelli nella gamma da 0,35 a 10 m.

I nuovi dispositivi, con protezione IP67/69K, sono particolarmente indicati per applicazioni impegnative: ad esempio, nell’automazione industriale dove i sensori ottici o a ultrasuoni non sono particolarmente idonei a causa di vari fattori d’interferenza quali polvere, vento o luce.

I nuovi sensori radar della famiglia LRS a radiazione libera offrono anche funzioni di analisi dettagliate che, in passato, erano possibili solo grazie a sensori radar di alta gamma, utilizzati spesso nell’industria di processo.

La novità targata Turck Banner trova ideale applicazione anche in altri campi industriali quali l’ingegneria meccanica, l’impiantistica, l’industria automobilistica e le industrie alimentare e farmaceutica.

L’assenza di un’asta metallica di guida favorisce l’utilizzo in aree a particolari esigenze igieniche e semplifica la messa in servizio.

Il touchpad della serie LRS, con pulsanti capacitivi e un cappuccio frontale traslucido,è basato sullo stesso concetto della piattaforma del sensore Fluid 2.0 di Turck Banner e consente l’emissione di valori di distanza, livello e volume.

I sensori LRS sono disponibili con due uscite di commutazione o con un’uscita di commutazione e un’uscita analogica.

Grazie alla loro interfaccia IO-Link aggiuntiva e alla preelaborazione intelligente decentralizzata del segnale, tutte le varianti forniscono una grande quantità di informazioni aggiuntive per l’elaborazione nelle applicazioni di monitoraggio delle condizioni in ambiente IIoT.

Ciò significa oltre all’intensità del segnale, l’inclusione di valori di temperatura, ore di funzionamento o cicli di commutazione.

Grazie al master IO-Link di Turck Banner si può monitorare e programmare il radar attraverso il configuratore IODD senza alcun software aggiuntivo. Lo strumento di configurazione è basato su browser e visualizza graficamente la curva di misurazione del sensore, oltre a offrire l’accesso in semplice testo a tutti i parametri rilevanti. Ciò consente ad esempio di mascherare il segnale di interferenza di un agitatore o di una griglia o di allinearsi perfettamente con il feedback in tempo reale del sensore per massimizzare l’affidabilità della misura di livello in applicazioni impegnative.

I nuovi Turck Banner Radar Monitor offrono, con i master IO-Link Turck Banner e senza software aggiuntivo, un’efficace e approfondita funzione di analisi in tempo reale. La logica operativa è uniforme in tutta la famiglia Fluid 2.0, il campo di misura da 0,35 a 10 m, con un angolo di apertura stretto, e l’emissione dei valori di livello o volume è diretta.

La soluzione è particolarmente conveniente per le applicazioni impegnative grazie alle sue funzioni di analisi equiparabili a quelle di fascia alta. La nuova soluzione LRS510 rappresenta la risoluzione dei problemi, quando altre tecnologie di sensori raggiungono i propri limiti.

La messa in servizio tramite il Turck Banner Radar Monitor è particolarmente veloce.

EMERSON: processi Oil & Gas più sostenibili

impianto oil&gas

Nel 2020 si è registrato un abbassamento significativo delle emissioni di anidride carbonica, in buona parte però dovuto ai lockdown generali, la prima parte di una trasformazione digitale nel settore Oil&Gas

Chi opera in settori ad alto impatto ambientale, come l’Oil & Gas, sa bene che la produzione sostenibile passa attraverso lo sviluppo e l’impiego di tecnologie avanzate e non può prescindere da scelte strategiche coraggiose per avviarsi alla trasformazione digitale.

In base a uno studio pubblicato sulla rivista Nature e condotto da un team internazionale di scienziati, nei primi sei mesi del 2020 le emissioni di anidride carbonica mondiali sono calate dell’8,8%, che corrisponde a circa 1,5 miliardi di tonnellate di anidride carbonica in meno rilasciate nell’atmosfera.

Il mondo però si è rimesso in moto e ridurre le emissioni nocive rimane obiettivo prioritario per il settore produttivo, soprattutto per i comparti a maggior impatto ambientale.

L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha fornito un grande contributo ai processi produttivi e operativi nel mondo dell’Oil & Gas. Oggi i fornitori sono tenuti a rispondere alle nuove esigenze operative legate alle sfide ambientali. In questo contesto opera anche Emerson, che propone ai clienti del settore Oil&Gas una chiara visione degli scenari tecnologici più congeniali allo sviluppo di una produttività altamente sostenibile.

L’Industrial Internet of Things sta attivamente accompagnando la trasformazione digitale degli impianti.

I protocolli di comunicazione wireless, affidabili, pervasivi e scalabili, permettono il monitoraggio degli impianti e della produzione in tutti i suoi aspetti.

I dati raccolti, analizzati con piattaforme software che utilizzano modelli di analisi sia di tipo fisico sia algoritmi di intelligenza artificiale, restituiscono direttamente all’utente le informazioni utili nel momento in cui sono più necessarie, facilitando e ottimizzando il lavoro di chi deve garantire l’efficienza e la produzione.

L’utilizzo delle ultime tecnologie in termini di dispositivi mobili, dagli smartphone e dai tablet industriali fino alle soluzioni indossabili di realtà aumentata, permettono una interazione con gli impianti immediata, efficace come mai prima era stato possibile.

I dispositivi di realtà aumentata, inoltre, permettono la collaborazione diretta in audio e video con gli specialisti, sia interni che esterni, garantendoci così il pieno supporto mentre continuiamo ad operare a mani libere sul nostro impianto.

A complemento di tutte queste tecnologie digitali, e con l’obiettivo di migliorare la produttività e la collaborazione grazie a un efficace collegamento tra persone e tecnologie, Emerson ha lanciato la nuova piattaforma digitale MyEmerson e i servizi di collaborazione da remoto Connected Services.

MyEmerson è una piattaforma digitale che migliora la collaborazione tra i reparti all’interno dell’intera organizzazione e permette di connettersi in maniera rapida ed efficace, offrendo visibilità delle informazioni critiche in modo da poter lavorare in modo più efficiente.

La varietà di strumenti inclusi in MyEmerson consente di progettare rapidamente soluzioni, gestire software e risorse installate, collaborare con esperti e ottimizzare i processi di approvvigionamento per ottenere miglioramenti misurabili in termini di velocità e produttività.

MyEmerson, infine, grazie all’accesso immediato alla documentazione dei dispositivi, ai manuali per le installazioni, agli elenchi dei pezzi di ricambio e ricambi consigliati, aiuta il personale di impianto a svolgere il proprio lavoro in modo più rapido, pianificare attività e manutenzioni, tenere sotto controllo e gestire al meglio il ciclo di vita dei dispositivi.

Per quanto riguarda i Connected Services, Emerson propone soluzioni in grado di sfruttare tutti i vantaggi che la trasformazione digitale mette a disposizione, riducendo le tempistiche di intervento, sia per quanto riguarda le attività di manutenzione periodiche, sia per quanto riguarda la gestione e manutenzione ottimale degli asset di processo e di sistema

Le applicazioni di Connected Services targate Emerson sono già operative nel settore Oil&Gas, in particolare su impianti offshore e raffinerie in Italia e in Europa.

Si tratta di sistemi di Rotating equipment, ovvero monitoraggio e analisi dati per la predizione e la protezione dei dispositivi, sistemi di Static equipment, ovvero monitoraggio da remoto per ridurre i rischi di corrosione ed erosione, Steam System per il monitoraggio energetico e identificazione perdite, e Sistemi di controllo, valvole e strumentazione di campo per il monitoraggio da remoto, gli interventi di manutenzione e calibrazione, l’ottimizzazione e la gestione degli allarmi

La trasformazione digitale per le aziende da Rockwell Automation

trasformazione digitale industriale

Nasce l’offerta Factory Insights as a Service per il mondo industriale

PTC (NASDAQ: PTC) e Rockwell Automation, Inc. (NYSE: ROK), annunciano Factory Insights as a Service, la soluzione cloud chiavi in mano che consente alle aziende manifatturiere di ottenere, con le proprie iniziative di trasformazione digitale, un impatto, una velocità e una scalabilità senza precedenti.

La nuova offerta, che è stata presentata nel corso del Global Partner Summit di PTC durante l’evento dedicato alla Digital Trasformation LiveWorx® 2020, segna un significativo passo avanti nella collaborazione tra Rockwell Automation, Microsoft e PTC.

Factory Insights as a Service che si avvale delle tecnologie di PTC, Rockwell Automation e Microsoft, è una soluzione in cloud chiavi in mano, e supporta i più comuni scenari industriali di trasformazione digitale ad alto valore:

Monitoraggio in tempo reale delle performance di produzione

Monitoraggio e utilizzo degli asset

Cellule di produzione connesse

Istruzioni per lavoro digitale e in realtà aumentata

Factory Insights as a Service oltre a FactoryTalk® InnovationSuite di Rockwell Automation include molti componenti chiave della gamma di prodotti di PTC e tra questi i ben noti ThingWorx®, Kepware® e Vuforia® ottimizzati per ricevere i dati OT provenienti dalle soluzioni best-in-class di automazione e informazione di Rockwell Automation.

Il tutto basato su cloud, IoT industriale e servizi edge di Microsoft, come Azure IoT Hub e Azure IoT Edge, che consentono ai produttori un rapido collegamento tra i diversi siti produttivi e di implementare progetti in tutta la loro rete aziendale.

Questa riduzione della complessità e degli sforzi che i clienti devono affrontare per implementare l’lIIoT – Industrial Internet of Things – e la trasformazione digitale si traduce in un risparmio di tempo e denaro.

Factory Insights as a Service è il punto di riferimento ideale per le aziende che intendono migliorare le proprie operazioni sulla base di preziose informazioni e approfondimenti relativi a performance operative, utilizzo degli asset e efficienza della forza lavoro.

“Factory Insights as a Service offre ai nostri clienti industriali un percorso più snello e accelerato di trasformazione digitale”, dichiara Jim Heppelmann, presidente e CEO di PTC. “Questa soluzione riduce la dipendenza dalle risorse IT e dalla tecnologia operativa (OT) e, cosa ancor più importante, essendo basata essenzialmente su un concetto di valore, consente ai produttori di concentrarsi su iniziative che creano un reale ed esteso impatto sul business”.

Affacciandosi all’attuale realtà digitale, i produttori richiedono soprattutto soluzioni che risolvano problemi complessi di infrastrutture, sfide legate all’accessibilità dei dati e alle risorse limitate.

Con Factory Insights as a Service, le aziende possono ridurre del 90% i tempi e dei costi di sviluppo e raggiungere un time-to-value fino al 90% più rapido, ciò riferito ai più critici scenari ad alto valore supportati dalla trasformazione digitale industriale.

“Alla base delle nostre alleanze con PTC e Microsoft c’è il forte impegno comune di semplificare e accelerare le iniziative di trasformazione digitale dei nostri clienti “, dichiara Blake Moret, Presidente e CEO di Rockwell Automation.

“Factory Insights as a Service, basata sulle rivoluzionarie capacità di FactoryTalk InnovationSuite powered by PTC, permette di rendere rapidamente operativi alcuni degli scenari più critici, migliorandone la produzione, gli asset e l’efficienza della forza lavoro e, al tempo stesso, offre ai nostri clienti un percorso di trasformazione digitale a prova di futuro”.

“Crediamo nella forza di collaborazioni finalizzate ad aiutare le aziende manifatturiere a fornire, in tempi più rapidi, valore ai loro clienti e a sbloccare nuove opportunità di business.

Abbiamo unito le forze con PTC e Rockwell Automation per far convergere l’eccellenza IT e OT, e quindi consentire alle aziende di implementare rapidamente e su larga scala i loro casi d’uso più rilevanti, a partire dagli asset, dalle risorse umane e dalle perfomance a livello di linea di produzione, per accelerare l’impatto sull’intera rete di produzione globale”, dichiara Jason Zander, Executive Vice President Microsoft Azure di Microsoft.

Per saperne di più su Factory Insights as a Service, cliccare qui.

Per approfondimenti:

SKF Nuovo sensore wireless

Consente il monitoraggio automatizzato delle macchine rotanti

SKF presenta un sensore di temperatura e vibrazioni compatto ed economico per monitorare le condizioni dei componenti rotanti sui macchinari industriali pesanti

Sviluppato per l’impiego come parte della soluzione SKF Rotating Equipment Performance (REP), questo sensore, noto come SKF Enlight Collect IMx-1, consente ai clienti di ridurre sia i costosi tempi di fermo non programmati sia i costi di manutenzione.

“Gli stabilimenti industriali sono sottoposti a una pressione crescente e, di conseguenza, stanno aumentando le ore di produzione. I clienti devono poter evitare tempi di fermo macchina non programmati e, al contempo, ridurre gli investimenti di capitale.

Con il nuovo SKF Enlight Collect IMx-1 possono facilmente sottoscrivere un contratto per attivare un servizio in abbonamento o basato sulle prestazioni, che consenta loro di accedere alla manutenzione predittiva automatizzata e assicurare prestazioni affidabili delle macchine rotanti rispettando il budget operativo”, spiega Chris James, Product Line Manager SKF.

Alimentato da batterie di lunga durata, questo sensore economico si può impiegare su larga scala per automatizzare l’acquisizione dei dati relativi alle condizioni macchina, una procedura generalmente affidata a tecnici muniti di dispositivi manuali portatili.

Se il sensore viene montato, ad esempio, su un supporto cuscinetto, i dati acquisiti possono essere inviati in modo wireless alla rete di computer host, da cui vengono trasmessi ai centri SKF REP che forniscono servizi di analisi basati sul cloud.

“Questi nuovi sensori robusti e di alta precisione consentono di acquisire i dati con maggiore frequenza, ovvero in ore e giorni anziché settimane e mesi, da posizioni in precedenza manualmente inaccessibili e avvalendosi di un minor numero di tecnici”, aggiunge Chris James.

Il sistema è basato su una “rete mesh” che consente lo scambio e la trasmissione dei dati tra i sensori. Ciò significa che i dati si possono veicolare bypassando ostacoli radio, come tubature o recipienti per lo stoccaggio dei liquidi, che costituiscono blocchi per i segnali nel caso dei sistemi linea di vista tradizionali, e quindi trasmettere a distanze maggiori, rispetto ai singoli dispositivi.

“La rete mesh si forma automaticamente, rendendo più rapida e semplice l’implementazione, rispetto ad altre tecnologie di comunicazione wireless, come il Wi-Fi o il Bluetooth.

Questo sistema è innovativo anche per il modo in cui gestisce la larghezza di banda disponibile e il consumo energetico del sensore, assicurando una durata delle batterie sufficiente per soddisfare le esigenze di contratti di servizio pluriennali”, conferma il Product Line Manager SKF.

L’SKF Enlight Collect IMx-1 è stato specificatamente progettato per ottenere una classe di protezione di ingresso elevata, ovvero IP69K.

Ciò significa che può operare in maniera affidabile anche se esposto a polvere, sporcizia, olio, grasso, agenti contaminanti, detriti presenti nell’aria, cambiamenti di temperatura, vento, pioggia, lavaggi con acqua calda ad alta pressione e altre condizioni avverse.

“Inoltre, il sensore acquisisce i dati in maniera coerente con il nostro dispositivo di acquisizione dati manuale, una funzione critica soprattutto per rilevare difetti dei cuscinetti in fase precoce. Benché i cuscinetti seriamente danneggiati siano relativamente facili da identificare, quando ciò avviene sono prossimi al cedimento, quindi è di vitale importanza rilevare i difetti il prima possibile, in modo da programmare le azioni correttive in tempo utile e ridurre al minimo le conseguenze negative”, commenta ancora Chris James.

Tuttavia, è difficile separare dal rumore di fondo i deboli segnali di un difetto in fase iniziale. Per fare ciò, l’SKF Enlight Collect IMx-1 si avvale della tecnologia dell’inviluppo dell’accelerazione di SKF.

“La qualità di un programma di condition monitoring è determinata dalla qualità delle misurazioni che esegue. SKF gestisce contratti di manutenzione predittiva su larga scala da decenni, quindi sappiamo quali sono le prestazioni che un dispositivo wireless deve assicurare e il risultato è l’SKF Enlight Collect IMx-1”, evidenzia Chris James.

Tuttavia, i dispositivi wireless, di per sé, non garantiscono prestazioni di rotazione affidabili e devono essere supportati da competenze professionali in ambito di analisi, per ottenere dati macchina e servizi di ingegneria meccanica adeguati e finalizzati ad agevolare le azioni correttive eventualmente necessarie. Ora, grazie a nuovi modelli di business basati su abbonamento e il livello dei servizi forniti, i clienti dispongono di una nuova alternativa per ottenere prestazioni ottimizzate delle attrezzature rotanti al giusto prezzo”, conclude Chris James.

https://www.skf.com/it