ENEA Energie Rinnovabili: bioidrogeno dal nuovo impianto ad alto rendimento

Alimentato sino ad oggi con gli scarti alimentari della mensa del Centro Ricerche Casaccia, in futuro produrrà anche bioidrogeno e sarà implementato con pannelli fotovoltaici.

ENEA ha realizzato presso il Centro Ricerche Casaccia un nuovo impianto sperimentale per produrre biogas e bioidrogeno in grado di aumentarne resa e contenuto in metano oltre il 70%, riducendo volumi, tempi e costi di produzione rispetto agli impianti “tradizionali”.

Parimenti al gas naturale, il biometano può essere usato nei trasporti e per produrre sia calore che energia elettrica.  

Nel prossimo futuro, l’impianto verrà ampliato e dotato di altri componenti per sperimentare su scala pilota, anche in collaborazione con l’industria del settore, una serie di innovazioni tecnologiche e di processo molto promettenti per la produzione di biometano e bioidrogeno.

In particolare, si prevede di realizzare una copertura con pannelli fotovoltaici, che serviranno sia per alimentare le utenze dell’impianto che per produrre, mediante elettrolisi dell’acqua, una corrente di idrogeno che verrà impiegata in processi innovativi di bioconversione della CO2 contenuta nel biogas in metano.

L’impianto si compone di un digestore pilota del volume di 1 m3 e di un dispositivo innovativo a campi elettrici pulsati – di taglia ridotta rispetto a quelli in commercio – che incrementano la resa di conversione in biogas, accelerando la degradazione della cellulosa, la componente più rilevante delle biomasse utilizzate.

Adatto per essere alimentato con biomasse cosiddette “povere”, come canne, paglia, residui agricoli o rifiuti organici, al momento funziona con gli scarti provenienti dalla mensa del Centro.

“La produzione di biogas da impianti di digestione anaerobica è considerata una tecnologia matura ampiamente diffusa sul territorio nazionale, in particolare nel Nord Italia, ma presenta delle criticità, specie nel caso di utilizzo di una percentuale rilevante di biomasse povere”, evidenzia Vito Pignatelli, responsabile del Laboratorio ENEA di “Biomasse e Tecnologie per l’Energia”.

In questo caso, infatti, la ridotta efficienza di conversione della biomassa, pari a circa il 50-60%, e il ridotto contenuto in metano, intorno al 50%, fanno aumentare i costi per l’eventuale immissione in rete del biogas che per legge deve avere un contenuto minimo di metano del 97%.

“Grazie alle innovazioni sviluppate nei laboratori dell’ENEA, come ad esempio l’impiego di miscele selezionate di funghi e batteri e la separazione dei diversi stadi del processo di digestione anaerobica in due diversi reattori (processo bistadio), oltre ad aumentare le rese di conversione di biomasse povere, siamo anche in grado di prevenire perdite di produttività in quanto, se si verifica un problema nel primo reattore, mentre si interviene su questo, il secondo continua a produrre metano regolarmente”, aggiunge Pignatelli.

Un elemento importante e innovativo rispetto ad altre infrastrutture di ricerca in ambito nazionale è la grande flessibilità, con la possibilità di verificare su scala pilota l’efficacia di diverse opzioni e configurazioni di processo, applicate separatamente o in modo combinato, testando soluzioni tecnologiche che possano essere proposte sul mercato per l’eventuale potenziamento ed efficientamento degli impianti già esistenti.

“I benefici sono comunque anche altri e di carattere più generale: utilizzando scarti alimentari contribuiamo alla riduzione dei rifiuti e con l’impiego di biomasse povere siamo in grado di valorizzare economicamente scarti dell’agricoltura, che rimangono in gran parte inutilizzati o, in prospettiva, recuperare a fini produttivi terreni degradati o comunque non utilizzabili per l’agricoltura convenzionale, come le aree in prossimità delle discariche”, conclude Pignatelli.

L’intero processo di produzione del biogas nell’impianto sperimentale è inoltre gestito da un sistema di controllo basato su un software dedicato che consente di programmare le operazioni, misurare “in continuo” il volume e la composizione del biogas prodotto e i principali parametri di processo quali temperatura, pH e livelli.

IMA Group accelera l’innovazione digitale

IMA Group

Si rafforza la partnership tra IMA Group e PTC per lo sviluppo di piattaforme digitali dedicate all’efficientamento della produzione

IMA Group prosegue nel consolidamento della propria strategia di innovazione digitale con servizi sempre più avanzati e customer-oriented.

Gli esperti IMA hanno presentato, durante una tavola rotonda nel luglio scorso, le ultime novità nate dalla collaborazione con PTC in ottica IIoT (Industrial Internet of Things) e rilanciato il messaggio di una necessaria innovazione digitale, sempre più coordinata e uniforme, per mantenere la leadership industriale in un settore fortemente competitivo come lo è quello del manufacturing. 

Tra i servizi proposti vi è l’APP sviluppata con PTC su base ThingWork, per agevolare i clienti in un monitoraggio real-time delle condizioni operative delle linee. 

Attraverso i dati che quest’APP permette di visualizzare, in modalità semplici e intuitive, l’end user ha un coinvolgimento attivo e pienamente autonomo nei processi decisionali per apportare modifiche e aggiustamenti direttamente sugli impianti.

Tra i numerosi vantaggi che l’APP garantisce vi è un naturale incremento dell’OEE (Overall Equipment Effectiveness) raggiungibile in tempi contenuti.

La possibilità di tradurre efficacemente i KPI d’impianto in valori misurabili consente poi un approfondimento delle loss analysis e apre alla possibilità di approfondire i dettagli riguardanti le inefficienze, i downtime, i tempi medi di intervento per apportare tutte le azioni correttive del caso e ripristinare la piena efficienza dei flussi.

“La scalabilità e l’apertura dell’APP sviluppata consentono all’end-user l’accesso all’intero set delle informazioni real-time generate dalle macchine servendosi di un’ampia gamma di dispositivi – tablet, smartdevice, notebook ecc. – e indipendentemente dal luogo in cui il cliente si trova”, ha affermato Martina Stefanon, Business Development Director AMS, IMA Group nel corso dell’evento online. “Solo la puntuale e dettagliata conoscenza dei propri asset produttivi rende possibile migliorare l’efficienza dei processi. E ciò lo si può fare solamente comprendendo il loro stato, cioè analizzando e utilizzando i dati che generano, al fine di aumentare l’uptime e ottimizzare di conseguenza i costi e i margini”.

L’APP sviluppata si integra con i servizi offerti dalla IMA Digital Room, centro di controllo che da remoto monitora costantemente la produzione del parco macchine cliente. All’interno della Digital Room un team di ingegneri esperti attivo 24/7 monitora le condizioni operative degli impianti prendendo in esame KPI e parametri di valore, per anticipare e segnalare ai clienti potenziali futuri malfunzionamenti, in modo da impostare azioni correttive e rendere più efficiente la produzione.

Fondamentale in ambito IOT la protezione dei dati e delle informazioni da attacchi hackers o malware attivi in rete. “IMA ha recentemente lanciato A4Gate,” ha spiegato Pier Luigi Vanti, ICT Corporate Director IMA Group, “soluzione integrata hardware/software che consente di controllare la trasmissione di dati da una macchina/sorgente interna allo stabilimento all’esterno, garantendo la piena riservatezza delle informazioni e impedendo minacce di natura informatica”. 

Il prodotto sviluppato supporta pienamente funzionalità relative all’IoT Edge & IoT Data Collector, IoT Remote Access Control e connessione 24/7 alla Digital Room, il tutto nella massima sicurezza e al riparto da tentativi di penetrazioni esterni.

La crescita dei progetti indirizzati al monitoraggio dei trend di produzione e alla protezione dei dati generati dentro gli stabilimenti è la naturale evoluzione dell’iniziativa IMA Digital.

All’interno dei piani di sviluppo del Progetto si inserisce anche l’accordo parallelo siglato con Antares Vision all’inizio di giugno. La collaborazione in essere inerente la fornitura di sistemi di ispezione si consolida in una partnership estesa alle più innovative soluzioni Antares Vision per la rintracciabilità dei prodotti e per la gestione smart dei dati.

Il nuovo accordo quinquennale con Antares Vision vede lo sviluppo sinergico e l’implementazione di soluzioni innovative nell’ambito di progetti specifici, nuovi business e prodotti, con l’obiettivo di consolidare e potenziale la leadership tecnologica e offrire nuove potenzialità di applicazione e di business ai propri clienti.

Innovatech: l’avvio di impianti per la cogenerazione

economia circolare

Italmatch Chemicals sceglie Innovatec, tramite la sua controllata Innovatec Power, per il processo di accompagnamento strategico verso l’integrazione della sostenibilità nel proprio business

L’Accordo sottoscritto prevede la realizzazione di un intervento di riqualificazione energetica dello stabilimento industriale di Arese (MI) quale parte fondamentale del percorso di riduzione dei costi energetici e di abbattimento delle emissioni di gas climalteranti del sito.

Italmatch Chemicals, società italiana attiva nella chimica di specialità, tra cui additivi per materie plastiche, ha deciso di dotare lo stabilimento di Arese, alle porte di Milano, di un impianto di cogenerazione da 1.200 kWe e di un generatore di vapore a 15 bar da 6.000 kg/h, per un investimento complessivo pari a 3,4 milioni di euro, comprensivo di un contratto di manutenzione decennale (1,5 milioni). 
A regime, l’impianto soddisferà l’80% della domanda di consumi elettrici e il 62% del fabbisogno di acqua calda e vapore di processo, con riduzione del 23% delle emissioni di CO2 equivalente.

Il progetto di efficientamento dello stabilimento di Arese conferma l’impegno di Italmatch Chemicals verso la sostenibilità e la cogenerazione – nota Sergio IorioCEO di Italmatch Chemicals Group – Da anni siamo impegnati nella riduzione del nostro impatto ambientale, non solo con l’efficientamento dei nostri stabilimenti produttivi, ma anche, in modo proattivo, portando avanti progetti di ricerca e sviluppo che puntano ad avviare processi di economia circolare per una chimica più verde”.

Italgas e Politecnico di Torino: innovative tecnologie energetiche

italgas e politecnico di Torino

Sviluppare attività congiunte di ricerca, innovazione e formazione a supporto della transizione energetica, la mobilità sostenibile, l’economia circolare.

Questi gli obiettivi della partnership siglata tra Politecnico di Torino Italgas, società leader in Italia e terza in Europa nel settore della distribuzione del gas naturale, nata quasi due secoli fa nel capoluogo piemontese.

Da un lato ricerca, sviluppo e innovazione, dall’altro didattica, alta formazione e formazione permanente.

L’Ateneo e l’Azienda collaboreranno su progetti di ricerca che spazieranno da tematiche più generali – come l’innovazione digitale, la mobilità sostenibile, l’ottimizzazione dei consumi energetici, l’efficientamento delle reti e il recupero di risorse – ad azioni più specifiche volte allo sviluppo di tecnologie innovative per l’inserimento di gas rinnovabili nelle reti esistenti, allo sviluppo di sistemi “power to gas” per il recupero dei surplus di produzione energetica, fino alla realizzazione di uno smartmeter gas evoluto destinato alle reti “intelligenti”.

Una partnership per l’innovazione

Politecnico e Italgas lavoreranno inoltre su diversi fronti formativi, dove la collaborazione sarà occasione di scambio e interazione attiva fra docenti, ricercatori, studenti e azienda con progetti congiunti indirizzati allo sviluppo di master universitari, corsi per neolaureati, eventi ed attività di divulgazione attraverso network nazionali e internazionali.

Italgas metterà inoltre a disposizione di docenti e ricercatori gli spazi e le competenze della propria Digital Factory, vero motore della trasformazione digitale degli asset e dei processi dell’Azienda.

“La collaborazione con un’azienda di origine torinese come Italgas su tematiche di ampio respiro e di importanza strategica come quelle energetiche ci fa molto piacere anche per ribadire che la nostra città può contribuire in modo significativo alla crescita del Paese”, commenta il Rettore del Politecnico Guido Saracco.

“Per Italgas – ha spiegato l’Amministratore Delegato, Paolo Gallo -l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione sono una priorità assoluta e una leva di crescita.

In questo contesto, la collaborazione con un Ateneo di eccellenza come il Politecnico di Torino è una grande opportunità che si realizza.  Siamo entusiasti di poter lavorare insieme su progetti di ricerca e formazione di grande rilevanza strategica non solo per la nostra Azienda ma per tutto il Paese, che potrà giovarsi dei risultati che raggiungeremo, e al contempo contribuire alla formazione dei talenti del futuro”.