Dal ‘900 ad oggi, la vera rivoluzione sociale con il nylon

nylon Dupont

Nel 1930, nei laboratori statunitensi della DuPont, il chimico Wallace H. Carothers inventò il nylon, prima fibra sintetica poliammidica a basso costo, resistente come l’acciaio e delicata come una ragnatela, come celebrava un popolare slogan di quegli anni

In principio era la seta, la più fine e preziosa delle fibre naturali, ad essere utilizzata per produrre le calze “lunghe”, indossate esclusivamente dagli uomini fino al 1700, perché alle donne era severamente proibito mostrare le gambe.

Con il passare del tempo le calze in seta iniziarono a trovare posto anche nei guardaroba femminili: erano un simbolo di lusso, un sogno inarrivabile per molte donne, costavano una fortuna ed erano molto delicate.

I primi tentativi di realizzare un tipo di seta “artificiale” e più accessibile ebbero una svolta decisiva nel 1924, con l’invenzione del rayon, una fibra tessile artificiale simile come consistenza alla seta.

Ma la vera rivoluzione sociale avvenne negli anni ‘30 del ‘900, quando nei laboratori statunitensi della DuPont il chimico Wallace H. Carothers inventò il nylon. 

Era la prima fibra sintetica poliammidica a basso costo, “resistente come l’acciaio e delicata come una ragnatela”, come celebrava un popolare slogan di quegli anni.

A differenza di quanto avviene nelle fibre naturali, il cui diametro è sempre uguale, regolato dalla funzione biologica del baco da seta o dalla formazione dei peli nelle pecore, la nuova fibra poteva essere preparata con diametri variabili a piacere: si potevano ottenere fili sottilissimi adatti per la fabbricazione di calze da donna, o fili sempre più grossi adatti ad esempio alla produzione di reti.


La prima vendita di calze avvenne il 24 ottobre 1939 a Wilmington (USA) e fu accolta con un successo fenomenale, che superò di gran lunga tutte le aspettative dei produttori: 4.000 paia furono vendute in sole tre ore! E nel corso di quel primo anno di vendite il numero è salito a ben 64 milioni di paia solo negli Stati Uniti.

Un vero record, che evidenzia la portata epocale di questa invenzione: se fino a quel momento le calze in seta erano un privilegio riservato a poche, da quel giorno ogni donna poteva permettersi di acquistarne un paio. 

Durante la Seconda Guerra Mondiale quasi la totalità della produzione di nylon venne impiegata in attrezzature militari, per esempio per confezionare il tessuto dei paracadute, le corde per le navi o le divise dei soldati.

Le ormai famose calze in nylon erano diventate introvabili! Molte donne ricorsero però a un trucchetto per dare l’impressione di indossarle: disegnare una linea con la matita direttamente sul polpaccio per simularne la caratteristica cucitura sulla parte posteriore. Finita la guerra, ritrovare le calze di nylon nei negozi fu un segnale di un ritorno alla normalità: le dive di Hollywood mostravano quanto fossero belle le gambe se si indossavano quelle calze, che divennero così un accessorio irrinunciabile per le donne di tutto il mondo.


Dagli spazzolini da denti alle lenze per la pesca, dal catgut per suture chirurgiche all’abbigliamento tecnico, il nylon è diventato parte integrante della nostra vita quotidiana e continua ad esserlo ancora oggi: una scoperta che ha davvero rivoluzionato la società moderna. 

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