VEGA ITALIA: il nuovo sensore di livello per i liquidi

sensore Vegapuls 64

Con il suo campo dinamico di 120 dB, il sensore di livello VEGAPULS 64 effettua una misura di livello affidabile praticamente in qualsiasi tipo di liquido

Il suo ampio spettro applicativo si estende dai prodotti acquosi fino agli idrocarburi, e ancora, fino ai gas liquefatti, indipendentemente dalla costante dielettrica.

Grazie all’ottima focalizzazione del segnale, il sensore di livello garantisce la massima precisione dei risultati di misura anche in caso di impiego in impianti complessi con agitatori o installazioni interne.

Grazie agli attacchi di processo di piccole dimensioni, si presta all’impiego in serbatoi compatti. Il sensore di livello è ideale per la misura continua di livello su liquidi nell’industria chimica, farmaceutica e alimentare, nonché nel settore energetico e del trattamento delle acque.  

I benefici di VEGAPULS 64

  • Risultati di misura precisi indipendentemente dalle condizioni di processo
  • Elevata disponibilità dell’impianto, in quanto senza usura nè manutenzione
  • Funzionamento senza manutenzione grazie al metodo di misura senza contatto

Lo strumento di misura di livello radar VEGAPULS 64 fornisce valori di misura precisi e in presenza di condizioni di processo variabili

Quando si parla di tessuti con caratteristiche particolari, è molto probabile il coinvolgimento della CHT Germany GmbH. Il produttore di specialità chimiche fornisce ad esempio addensanti per colori tessili, impiegati per la stampa di tessuti.

Nello stabilimento di Dusslingen, vicino a Tubinga, si producono 50.000 tonnellate all’anno di specialità chimiche per il mercato B2B.

Una sezione composta da diversi impianti di miscelazione è destinata alla produzione di prodotti ad alta viscosità.

Ciascuno dei serbatoi è dotato di tre motori che, con una potenza che raggiunge i 160 kW e i 1000 giri al minuto, assicurano una miscelazione ottimale.

Nel corso della lavorazione, gli organi di miscelazione multilivello devono sempre essere immersi nel liquido.

In caso contrario, considerata la potenza dei motori, potrebbero crearsi vibrazioni e oscillazioni di risonanza che a lungo andare danneggerebbero l’albero o l’intero aggregato.

Ma come è possibile avere la certezza che gli organi di miscelazione siano sempre ricoperti dal liquido?

I miscelatori vengono infatti impiegati in serbatoi alti fino a otto metri e larghi due metri, in cui, oltre alle condizioni di processo, variano quotidianamente anche le caratteristiche dei prodotti, come la densità e la viscosità.

In passato, per evitare il danneggiamento dei miscelatori e l’insorgere di oscillazioni di risonanza, si procedeva con molta cautela, controllando ripetutamente il livello manualmente.

La soluzione adottata inizialmente, ovvero l’installazione di celle di pesatura sotto ai serbatoi di miscelazione, si è rivelata problematica per varie ragioni: i prodotti hanno infatti diverse densità e il serbatoio è munito di un rivestimento refrigerante/termico.

Talvolta questo è riempito solo di vapore, per cui non pesa quasi nulla. Un altro problema era costituito dal fatto che in passato i serbatoi si trovavano su un unico livello ed erano circondati da una zona Ex.

Nel frattempo i serbatoi sono collocati in un altro edificio e occupano più piani.

In caso di impiego di celle di pesatura, il serbatoio deve essere disaccoppiato meccanicamente dalle pareti.

La zona Ex si estenderebbe su diversi piani e pertanto l’intero edificio dovrebbe essere adeguato alla normativa ATEX, cosa che comporterebbe costi immensi.

La quasi totalità dei circa 6000 prodotti di CHT è realizzata su misura.

Per garantire un rifornimento puntuale dei propri clienti e soprattutto un elevato livello qualitativo, l’azienda necessita di processi produttivi estremamente razionali ed efficienti.

Pertanto si è adottata una soluzione per il controllo di processo impiegata nell’industria manifatturiera, adattandola alle specifiche esigenze dell’industria chimica.

L’obiettivo era integrare una misura di livello i cui risultati di misura si ripercuotessero direttamente sulla potenza motrice dei motori dei miscelatori. Di per sé la misura di livello non era necessaria ai fini della misura delle scorte o per il dosaggio, poiché per questo presso CHT si impiega una pesatura negativa delle materie prime richiesta per la protezione dell’impiantistica.

Lo strumento di misura di livello radar VEGAPULS 64 misura in maniera affidabile il livello negli impianti di produzione.

Il lancio del VEGAPULS 64 fu provvidenziale per l’azienda.

Lo strumento di misura di livello radar esegue la misura senza contatto e grazie alla straordinaria focalizzazione e all’elevata dinamica fornisce valori affidabili nonostante depositi, schiuma, installazioni interne e indipendentemente da oscillazioni della densità.

Nel complesso la collaborazione con VEGA è stata ottima, anche se inizialmente il servizio di assistenza di VEGA ha dovuto effettuare numerosi aggiustamenti prima di poter disporre di una misura stabile. Nel giro di due settimane lo strumento di misura di livello radar era installato. Nel frattempo fornisce valori di misura precisi, anche con i miscelatori in funzione, e i dati sono integrati nel sistema APROL.

Ital Control Meters: misuratori di concentrazione polveri in emissione

Misuratori di concentrazione polveri in emissioni


TECNOLOGIA:
Il misuratore di concentrazione polveri elettrodinamico è un sistema innovativo in grado di misurare la concentrazione delle polveri mediante la rilevazione senza contatto della carica elettrostatica naturale delle particelle. PCME ha ottenuto il prestigioso premio “The Queen’s awards” per innovazione tecnologica.

VANTAGGI: Questi analizzatori sono particolarmente apprezzati per la semplicità costruttiva: facili da installare che non richiedono opere importanti da eseguire sui camini e che meglio si adattano ad installazioni spesso critiche riducendo al minimo le opere di manutenzione.
L’elettrodinamico minimizza gli effetti negativi riscontrabili in altri sistemi ad elettrificazione come ad esempio i triboelettrici, soprattutto problemi legati alle variazioni di velocità dei fumi, allo sporcamento delle sonde.

APPLICAZIONI:
– Inceneritori, Coinceneritori, impianti di produzione energia a Biomassa
– Grossi impianti di combustione, (Forni di cottura cemento, Centrali a carbone…)
– Controllo rottura filtri a maniche, efficienza filtri

ItalControl Meters: misuratori di portata massica

Misuratori di portata massica


TECNOLOGIA:
si basa sul controllo del raffreddamento di un termoelemento “caldo” riferito ad uno “freddo”. Si mantiene costante il deltaT modulando l’energia di riscaldamento, la quale sarà proporzionale alla portata di massa del fluido in transito.

VANTAGGI: Il Thermal Mass Flowmeter KURZ trova largo impiego in numerose applicazioni ed è l’unico misuratore di portata termico in grado di funzionare in modo affidabile e accurato nei biogas e nei gas umidi in generale, incluse le installazioni in camini con emissioni al di sotto del punto di rugiada.

APPLICAZIONI:
– Misura e regolazione dell’aria comburente negli impianti di combustione.
– Impianti di digestione per la misura di portata del biogas, anche umido o bagnato.
– Misure di portata gas di torcia.
– Controllo portate aria compressa ed azoto per ottimizzarne i consumi.
– Controllo erogazione gas tecnici da impianti di frazionamento.
– Misura e regolazione tiraggio delle cappe e su camini in emissione.
– Misura portata gas naturale in rete o per controllo bonifiche emissione in ambiente.
– Misura della portata fumi in emissione (QAL 1)

ItalControl Meters: misuratori di portata ad ultrasuoni clamp-on (non intrusivi)

MISURATORI DI PORTATA AD ULTRASUONI CLAMP-ON (NON INTRUSIVI)


TECNOLOGIA: Una o più coppie di trasduttori sono posizionate sulla tubazione, la misura della velocità di transito del fluido è proporzionale alla differenza nei tempi di percorrenza di un segnale ultrasonico inviato da un trasduttore all’altro e viceversa.

VANTAGGI:
i misuratori Flexim consentono di effettuare misure precise ed affidabili senza contatto con il fluido, quindi senza problemi di usura, deriva e manutenzione. Tutte le parti sono progettate per garantire robustezza e longevità anche in condizioni di utilizzo gravose.

APPLICAZIONI:
Chimico e Farmaceutico su acidi, solventi, fluidi pericolosi
– Utilities di stabilimento: acqua fredda, acqua calda, olio diatermico, aria, azoto per controllo consumi e misure di energia termica per ottenimento certificati bianchi
– Distribuzione e stoccaggio gas: misura portata gas naturale
– Centrali: acque acide nelle centrali a carbone, grosse condotte per l’idroelettrico, acque di raffreddamento
– Centrali termo solari per misura sali fusi fino a 600°C
– Acquedotti o trattamento acque su tubazioni di qualsiasi diametro
– Alimentare

Turck Banner: nuovi sensori radar IO-Link

sensore radar

Turck Banner Italia, tra i principali fornitori di sensoristica, illuminatori e segnalatori industriali, sistemi bus e sicurezza, ha presentato la nuova famiglia di nuovi sensori radar compatibili con IO-Link della serie LRS

La nuova famiglia di nuovi sensori radar va a completare il portafoglio delle soluzioni per la misura dei livelli nella gamma da 0,35 a 10 m.

I nuovi dispositivi, con
protezione IP67/69K, sono particolarmente indicati per applicazioni impegnative: ad esempio, nell’automazione industriale dove i sensori ottici o a ultrasuoni non sono particolarmente idonei a
causa di vari fattori d’interferenza quali polvere, vento o luce.

I nuovi sensori radar della famiglia
LRS a radiazione libera offrono anche funzioni di analisi dettagliate che, in
passato, erano possibili solo grazie a sensori radar di alta gamma, utilizzati
spesso nell’industria di processo.

La novità targata Turck Banner
trova ideale applicazione anche in altri campi industriali quali l’ingegneria
meccanica, l’impiantistica, l’industria automobilistica e le industrie
alimentare e farmaceutica.

L’assenza di un’asta metallica di
guida favorisce l’utilizzo in aree a particolari
esigenze igieniche e semplifica la messa in servizio
.

Il
touchpad della serie LRS, con pulsanti capacitivi e un cappuccio frontale
traslucido,è basato sullo stesso concetto della piattaforma del sensore Fluid
2.0 di Turck Banner e consente l’emissione di valori di distanza, livello e
volume.

I sensori LRS sono disponibili con
due uscite di commutazione o con un’uscita di commutazione e un’uscita
analogica.

Grazie alla loro interfaccia
IO-Link aggiuntiva e alla preelaborazione intelligente decentralizzata del
segnale, tutte le varianti forniscono una grande quantità di informazioni
aggiuntive per l’elaborazione nelle applicazioni di monitoraggio delle
condizioni in ambiente IIoT.

Ciò significa oltre all’intensità
del segnale, l’inclusione di valori di temperatura, ore di funzionamento o
cicli di commutazione.

Grazie al master IO-Link di Turck
Banner si può monitorare e programmare il radar attraverso il configuratore
IODD senza alcun software aggiuntivo. Lo strumento di configurazione è basato
su browser e visualizza graficamente la curva di misurazione del sensore, oltre
a offrire l’accesso in semplice testo a tutti i parametri rilevanti. Ciò
consente ad esempio di mascherare il segnale di interferenza di un agitatore o
di una griglia o di allinearsi perfettamente con il feedback in tempo reale del
sensore per massimizzare l’affidabilità della misura di livello in applicazioni
impegnative.

I nuovi Turck Banner Radar Monitor
offrono, con i master IO-Link Turck Banner e senza software aggiuntivo, un’efficace
e approfondita funzione di analisi in tempo reale. La logica operativa è
uniforme in tutta la famiglia Fluid 2.0, il campo di misura da 0,35 a 10 m, con
un angolo di apertura stretto, e l’emissione dei valori di livello o volume è
diretta.

La soluzione è particolarmente
conveniente per le applicazioni impegnative grazie alle sue funzioni di analisi
equiparabili a quelle di fascia alta. La nuova soluzione LRS510 rappresenta la
risoluzione dei problemi, quando altre tecnologie di sensori raggiungono i
propri limiti.

La messa in servizio tramite il
Turck Banner Radar Monitor è particolarmente veloce.

Termocamera testo 883 per la manutenzione predittiva

Testo presenta la nuova termocamera testo 883, ideale per la manutenzione predittiva e il facility management

Grazie ad una migliore qualità d’immagine e a report professionali, la termocamera testo 883 interamente sviluppata e prodotta in Germania, riduce il carico di lavoro quotidiano degli esperti nel funzionamento efficiente degli impianti ed è ideale per la manutezione predittiva e il facility management

Gli operatori della manutenzione e del facility management possono fare la differenza tra una giornata riuscita con obiettivi di produzione raggiunti e perdite causate da tempi d’interruzione imprevisti.

Inoltre, il loro lavoro è reso più arduo da costanti pressioni temporali, oneri amministrativi e di documentazione tutt’altro che produttivi e, a volte, anche da strumenti inadeguati.

A tal fine, la termocamera testo 883 offre una risoluzione a infrarossi di 320 x 240 pixel, espandibile anche a 640 x 480 pixel con la tecnologia testo SuperResolution incorporata. E con la messa a fuoco manuale gli utenti hanno il pieno controllo dell’immagine termografica in ogni momento.

Gestione automatica delle immagini

Un tipico problema nella manutenzione: tanti oggetti di misura simili – per esempio quadri elettrici – significano tante immagini termografiche simili.

Prima, per poter assegnare chiaramente le immagini dopo un’ispezione, era necessario creare elenchi complessi o aggiungere un commento vocale a ciascuna immagine termografica.

La tecnologia testo SiteRecognition risolve questo problema riconoscendo automaticamente la locazione di misura e salvando e gestendo automaticamente le immagini termografiche. Ciò impedisce di far confusione, evita gli errori durante la valutazione e fa risparmiare molto tempo eliminando la necessità di assegnare manualmente le immagini.

Lavorare in rete

La termocamera testo 883 si integra senza soluzione di continuità nella gamma di tecnologia di misura digitale di Testo. Con la termocamera testo Thermography App è possibile analizzare rapidamente le immagini termografiche su uno smartphone/tablet o condividerle con colleghi e superiori. I valori misurati dalla pinza amperometrica testo 770-3 sono inoltre integrati direttamente nell’immagine termografica.

Ad esempio, quando si controllano quadri elettrici è possibile registrare lo stato di carico direttamente nell’immagine termografica per valutare in modo affidabile le condizioni dell’impianto.

La termocamera testo 883 è disponibile in una configurazione standard o sotto forma di kit avanzato con teleobiettivo, batteria aggiuntiva e stazione di carica da tavolo. 

KELLER: nuovo trasmettitore di pressione differenziale

Ideale per tutte le esigenze industriali, ecco il nuovo trasmettitore che offre affidabilità e performance eccellenti

Molte le caratteristiche del nuovo strumento presentato da KELLER.

Resistenza ai sovraccarichi molto elevata: ± 35 bar anche nel campo di misurazione 0…350 mbar

• Misurazione della pressione differenziale ad alta precisione con dipendenza di pressione base compensata (trasmettittore di pressione differenziale più preciso del tradizionale)

• Sensore duale: misurazione abs e diff.

• Design molto compatto

• OWmo rapporto qualità/prezzo

• Misurazione della pressione base indipendente

• Campo di pressione da 350 mbar a 35 bar

• Uscita dei segnali: ΔP, pressione base, temperatura

• Diverse connessioni elettriche (binder, cavo, M12)

• Connessione RS485, compr. soqware di gestione per il controllo del salvataggio della programmazione

• Da una parte, diagramma/dall’altra parte, parte posteriore del sensore di pressione

• Il lato + sostiene un diagramma di acciaio inox. La pressurizzazione sulla parte posteriore (lato -) avviene direttamente sul silicone del sensore.

Per maggiori informazioni e offerte: www.keller.it

TECNOVA HT Cella Monouso per farmaceutica e biotecnologie

cella monouso Optek Tecnova

Il sistema Single Use Cell ( S.U.C. ) di Optek consiste della cella monouso, del portacella in acciaio inossidabile completo del sensore di conducibilità, sensori ottici di qualità ed una elettronica separata in grado di gestire sia i sensori ottici che la conducibilità che il pH

Il sistema è progettato per ottimizzare le operazioni di separazione, purificazione e concentrazione nella cromatografia monouso e nella ultrafiltrazione. Molteplici configurazioni sono disponibili a seconda della vostra applicazione.

Perché l’approccio Cella Monouso? 

Perché offre parecchi vantaggi significativi rispetto alle celle standard in acciaio inox: non c’è bisogno della pulizia e della validazione della medesima e non esiste il pericolo di contaminazione fra diversi batches.

Questo comporta un tempo di attesa inoperosa ridotto tra un batch e l’altro, migliorando quindi la produzione. In applicazioni dove i materiali pericolosi come droghe citotossiche o altro materiale biologico è processato, la cella Monouso offre anche maggior sicurezza all’Operatore che rimane isolato da queste sostanze.

Impatto Ambientale. 

E’ estremamente migliorato avendo eliminata la necessità di composti chimici pericolosi per sanificare i sistemi convenzionali. In pratica, i componenti monouso sono segregati e solitamente inceneriti che è un sistema più efficiente della pulizia continua della componentistica in acciaio inox.

Produzione delle Celle Monouso. 

Le celle monouso di Optek sono fabbricate in una camera bianca e sono pronte al trattamento con raggi gamma per la sterilizzazione.

Le finestre ottiche in quarzo trasparente ai raggi UV sono installate direttamente nel corpo della cella monouso senza l’uso di tenute o collanti.

Durante questa fase i dati di calibrazione specifici della cella sono misurati e calcolati prima di essere impressi sulla targhetta della cella monouso.

La configurazione meccanica del portacella è ben studiata permettendo l’inserimento della S.U.C. nell’unico modo possibile senza lasciare possibilità di errore alcuno.

Tutte le celle monouso sono conformi secondo USP Class VI e sono approvate FDA dove USP sta per United States Pharmacopeia e la Classe VI è la più esigente in termini di test e compliance mentre FDA sta per Food & Drug Administration , ente preposto alla protezione della Salute pubblica con i seguenti Materiali a contatto. 

  • Finestra ottica (SUC 05, SUC 07): Quarzo, UV traslucido
  • Guarnizioni di Tenuta: EPDM (FDA, USP Class VI)
  • Portaelettrodi di conducibilità: acciaio inossidabile 1.4435 (SS 316L), dF < 1 %, BN2
  • Cella di misura: Solfuro di polifenilene (PPSU)
  • Le parti in plastica e in elastomero del sensore hanno superato i testi di bioreattività in conformità con USP <87> e <88> Class VI e soddisfano la disposizione FDA 21 CFR 177.2600. Tutte le parti a contatto con i mezzi sono di origine non animale e durante la lavorazione non sono state impiegate sostanze animali. Tutte le parti a contatto con i mezzi sono di origine non bovina e durante la lavorazione non sono state impiegate sostanze con contenuto di BSE.

Etichettatura delle Celle Monouso. 

Ogni etichetta è specifica per ogni singola S.U.C. prodotta con indicata la costante del conduttivimetro ed il fattore correttivo del cammino ottico: questo garantisce ancora di più la tracciabilità e l’utilizzo corretto della cella idonea.

Installazione delle Celle Monouso. 

Questa tipologia di cella è facilmente installabile nel processo grazie al portacella dedicato: ognuno di esse è equipaggiabile con il conduttivimetro ACF60-SU-35 a parte la cella SUC 04 solo ottica.

I dati tra i quali la costante del conduttivimetro e la correzione del cammino ottico OPL Optical Path Lenght sono quindi inseriti nel menù dedicato “Calibrazione Cella Monouso” nel Convertitore Universale Optek C8000 che garantisce la misura precisa e ripetibile necessaria al processo farmaceutico.

Si noti che il Portacella prima e dopo la colonna cromatografica è posizionato sullo skid con un angolo non casuale ma tra i 15 e 75° per permettere alla cella un drenaggio efficace e completo ed inoltre, nel caso della SUC 03/07 dotate anche di sensore di pH, di consentire una corretta installazione angolata per l’elettrodo del pH medesimo.

Le celle monouso di Optek sono sempre consegnate con doppio sigillo contenitivo per garantire l’assenza di contaminazioni di sorta secondo le normative e gli standards industriali vigenti: solitamente sono connesse al tubing prima che l’assemblato completo sia sterilizzato tramite raggi gamma.

Un design intelligente anche per il portacella. Progettato pensando soprattutto al monitoraggio prima e dopo la colonna cromatografica questo portacella esclusivo Optek è parte integrante del sistema di utilizzo delle celle monouso infatti:

  • è dotato di un sistema di blocco dell’assiemato
  • è provvisto del conduttivimetro ACF60-SU-35 per un range di misura da 0 a 150 µS/cm compensato in temperatura grazie al sensore integrato nell’ ACF60.
  • disponibile nelle versioni L montaggio a sinistra e R montaggio a destra
  • Volume di processo in gioco ( hold-up volume ) realmente minimo rispetto ai sistemi in materiale metallico soliti

AHSI: la disinfezione dell’aria con la tecnologia Novaerus

tecnologia AHSI twinpandemic

Un’arma potente per scongiurare una “DOPPIA PANDEMIA” di Covid/Influenza

Per diversi mesi, gli esperti della sanità globale hanno temuto una collisione tra il Covid-19 e l’influenza stagionale. Ma ora, con l’avvicinarsi della stagione influenzale e l’impennata del Covid-19, scongiurare una “doppia-pandemia” sembra più difficile del previsto.

Per di più, anche la “pigrizia pandemica” si è largamente diffusa, aumentando la riluttanza all’allontanamento sociale e all’uso delle mascherine. Allo stesso tempo, le nazioni sono afflitte da carenze e sfiducia nei confronti del vaccino anti-influenzale e, man mano che l’energia e la pazienza della popolazione nel seguire le norme diminuiscono, la tecnologia Novaeurus è diventata una difesa fondamentale in prima linea contro i due tipi di virus che causeranno disordine durante l’inverno: Sars-CoV-2 e l’influenza stagionale.

“C’è una notevole preoccupazione, mentre entriamo nei mesi autunnali e invernali e, conseguentemente, nella stagione influenzale, avremo quella temuta sovrapposizione di due malattie trasmesse dalle vie respiratorie”, avverte Anthony Fauci, M.D., Direttore dell’Istituto Nazionale statunitense di allergie e malattie infettive.

È necessario ricordare che il Covid-19 e l’influenza hanno in comune vari sintomi, come: febbre, tosse, dolori muscolari, affaticamento, mal di gola e mal di testa. Di conseguenza, l’insorgenza di questi sintomi causa un’ondata di ingressi al pronto soccorso, con una notevole incertezza sulla malattia da diagnosticare.

Potenzialmente si possono contrarre entrambe le malattie senza esserne a conoscenza e questo si configura come uno scenario decisamente preoccupante; per di più, adulti ospedalizzati che contraggono entrambe le malattie sono soggetti a un rischio mortale di 2/3 maggiore rispetto a chi contrae solo il Covid-19 (secondo Pubblic Health of England) e l’infezione influenzale sembra rendere i pazienti più vulnerabili a un attacco più grave di Covid-19. È dunque consigliabile, ove e quando possibile, sottoporsi alla vaccinazione anti-influenzale al fine di non congestionare le strutture sanitarie.

Sia l’influenza che Sars-CoV-2, possono diffondersi tramite le vie aeree ancor prima che sintomi compaiano e questi fattori indicano un unico imperativo per gli ospedali e le case di cura: assicurare una disinfezione continua dell’aria.

Le strategie di gestione dell’aria sono “importanti protezioni contro la diffusione delle infezioni all’interno delle strutture sanitarie” – asserisce il virologo australiano ed esperto di trasmissione influenzale, Ian Mackay, PhD.

Le stesse strategie, compresa la disinfezione dell’aria tramite la tecnologia NanoStrike® Novaeurus, possono essere implementate all’interno di ospedaliscuole, farmacie, uffici e ristoranti o, in qualsiasi spazio interno, anche con persone al loro interno, ove sono sicuramente presenti agenti patogeni infettivi. Le persone presenti all’interno di quello che possiamo definire un ambiente vivente, sono la più grande fonte di contaminazione. Essi rilasciano continuamente agenti patogeni nell’aria respirando, parlando, camminando, perdendo cellule epiteliali morte, starnutendo ecc. Per questo motivo, si verifica una costante fonte di contaminazione dell’ambiente, il che non può certamente dar vita a un ambiente sterile.

 Se utilizzate 24/7, le unità di disinfezione dell’aria riducono le probabilità di trasmissione di Sars-CoV-2 e dell’influenza stagionale. Indipendentemente dal fatto che siano installati su una parete o uno scaffale, i dispositivi Novaerus funzionano in modo sicuro e discreto e, soprattutto, senza fare affidamento sull’intervento umano.

La tecnologia Novaerus è in grado di lavorare completamente in sicurezza 24/7, anche con persone presenti all’interno della stanza. Tuttavia, occorre ricordare che, gli ambienti a cui facciamo riferimento non sono ambienti “sigillati” – le correnti d’aria entrano ed escono dalla stanza per via delle finestre/porte portando con loro nuove fonti di contaminazioni esterne e compromettono potenzialmente la pulizia dell’aria appena trattata dal nostro dispositivo.

Ciò di cui dobbiamo ricordarci, è che Novaerus è una tecnologia per la mitigazione del rischio, in grado di ridurre costantemente la carica batterica presente nell’aria, trattandola 24/7 e limitando in tal modo il rischio di diffusione di un’infezione.

Come funziona la tecnologia al plasma a freddo NANOSTRIKE® NOVAERUS

Questa tecnologia è una forma esclusiva di plasma atmosferico, a bassa energia, non termico (freddo) del tipo a scarica a barriera dielettrica (DBD) la quale non rilascia alcun tipo di ione ed è l’UNICA che disattiva i virus ed elimina batteri e funghi a livello del DNA. E’ in grado di distruggere i microorganismi di dimensioni nanometriche di diametro inferiore a 0.1 μm utilizzando una gamma di processi di inattivazione dei patogeni simultanei che si verificano nell’intervallo di tempo di nanosecondi; gli effetti distruttivi immediati che il Plasma ha sui patogeni a livello del DNA, UCCIDONO batteri e funghi, comprese le relative spore, e DISATTIVANO i virus. Tramite diversi processi chimico fisici si garantisce in 0,002 sec., un abbattimento fino al 99,99% di Virus, batteri, spore, funghi e allergeni.

Inoltre, poiché la tecnologia NanoStrike® offre processi di inattivazione multipli e simultanei, garantisce l’impossibilità per la resistenza antimicrobica (AMR) di svilupparsi nel tempo. La ricercaha infatti evidenziato la minaccia dello sviluppo della resistenza antimicrobica rispetto ai metodi di inattivazione singol

BEA Technologies filtrazione per uno sviluppo sostenibile

BEA Technologies è impegnata a studiare soluzioni innovative di filtrazione da applicare alle nuove tecnologie di riciclo e di recupero delle plastiche per uno sviluppo sostenibile

L’emergenza ambientale chiede di elaborare nuovi schemi di sviluppo più sostenibili (in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030) e di essere consapevoli del cambiamento per dare risposte alle richieste di una società sempre più attenta.

Ci sono fattori in evoluzione che oggi stanno cambiando i mercati e le modalità di produzione, influenzando soprattutto le giovani generazioni che vogliono essere parte di questo nuovo percorso.

Tutte le aziende sono chiamate a dare una risposta a queste richieste per rimanere presenti in un mercato a tutti i livelli in termini di sostenibilità ambientale e sociale. Qui risiede il bisogno di ripensare i processi di produzione sia in una prospettiva a breve sia a lungo periodo.

 BEA Technologies S.p.A è impegnata nello studio di soluzioni di filtrazione da applicare ai nuovi processi che sono allo studio per il recupero e il riciclo dei vari tipi di plastica.

La necessità è sempre più quella di ridurre la dispersione della plastica nell’ambiente e nei mari e consentire un recupero e riciclo (almeno un parziale) delle tonnellate di plastica che spesso finiscono negli “inceneritori” oppure nelle discariche.

In questo scenario si è venuto a configurare, già da tempo, un approccio di economia circolare che dovrebbe puntare a un maggior recupero e riciclo di molte materie prime da articoli e manufatti che sono stati usati e che  non sono più funzionali. La circolarità può dare risultati molto interessanti soprattutto se applicata, attraverso un corretto utilizzo di tecniche di raccolta differenziata e selezione, al recupero e riciclaggio di specifici classi e tipi di polimeri come potrebbe essere il PET, usato per lo stampaggio delle bottiglie di plastica, o le fibre sintetiche utilizzate nelle fodere dei capi di abbigliamento, oppure il polistirolo usato nelle vaschette dei prodotti alimentari o anche il polietilene degli imballaggi alimentari.

Recentemente alcuni scienziati impiegati presso le università inglesi hanno scoperto una nuova tecnica per il riciclaggio chimico della plastica riportandola quasi allo stato iniziale. Questo metodo è in sperimentazione per migliorare la qualità della plastica riciclata al fine di renderla ancora adatta allo stampaggio o alla formatura di nuovi prodotti e nuovi imballaggi chimicamente inerti e puliti.

BEA Technologies è coinvolta nelle fasi inziali di questo processo dal momento in cui è necessario separare dalla platica frammentata una quantità di materiali estranei che potrebbero inquinare il prodotto finale da riutilizzare. Dato che le quantità di questi residui inquinanti può essere consistente, occorre assolutamente adottare dei sistemi di filtrazione in grado di pulirsi e rigenerarsi facilmente dopo aver separato e accumulato tutti i residui che devono essere separati dalla plastica destinata a ridiventare “quasi vergine”. 

Il sistema di filtrazione proposto, che è completamente chiuso per evitare il rilascio di eventuali vapori e odori nell’ambiente di lavoro, si basa su più contenitori filtranti collegati in parallelo e con alta capacità di accumulo, in modo da poter iniziare il ciclo di scarico e pulizia di un filtro mantenendo gli altri in linea senza interrompere la filtrazione. I residui separati dalla plastica, che rappresentano soltanto una frazione minore di quella che viene riciclata, vengono scaricati in un sistema di convogliamento che li può scaricare in un compattatore o in un sistema alternativo di stoccaggio. Aspettiamo di vedere questa tecnologia passare dalla fase sperimentale all’applicazione su scala industriale per dare maggiore impulso al riciclo.